«Diciamo che con questa azienda si presentano sempre i soliti problemi». Il primo commento fornito da Paolo Proietti, della segreteria nazionale della UILTuCS, a pochi minuti dal termine della riunione che ha visto protagonisti lo stesso sindacato e un rappresentante legale dell’azienda Essere Benessere, non è particolarmente positivo: «Ad accoglierci c’era solo un avvocato, accompagnato da un delegato di Confcommercio (la riunione ha avuto luogo nella sede dell’associazione di categoria, ndr). Nessun rappresentante della dirigenza si è presentato, il che ha creato problemi anche in ragione del fatto che lo stesso legale non era al corrente di tutte le trattative pregresse».
Qualche passo avanti, in ogni caso, sembra essere stato effettuato: «Abbiamo saputo – prosegue Proietti – che il concordato preventivo relativo alla Spa è stato approvato dal tribunale di Milano, che ha nominato tre commissari. Non ci è stata però fornita copia del piano presentato ai giudici, che contiene le informazioni relative alle procedure che si intendono seguire per i lavoratori e per i fornitori. Siamo stati informati, tuttavia, in merito alla situazione retributiva dei lavoratori: per quanto riguarda in particolare i dipendenti della Srl e della Holding, abbiamo saputo che sono stati effettuati i pagamenti degli stipendi di aprile, ed è stato versato un acconto relativamente al mese di maggio. Il saldo dovrebbe arrivare a breve. Ma la situazione più complicata è quella di chi è impiegato presso i “corner” di Essere Benessere, presenti nelle strutture della catena Carrefour: a loro finora è stato corrisposto solamente un acconto per il mese di aprile. Inoltre, per tutti i lavoratori, compresi quelli che non prestano servizio presso Carrefour, risultano ancora da pagare alcuni stipendi del 2014, quando i dipendenti erano legati alla Spa. Il nostro sindacato ha ovviamente chiesto che vengano saldate tutte le posizioni al più presto».
Proprio sulla questione dei “corner” si è concentrata poi una parte della riunione: «Abbiamo avuto notizia – aggiunge il sindacalista – del fatto che per alcuni punti vendita c’è stata una cessazione del contratto di affitto da parte di Essere Benessere. Abbiamo chiesto che sia aperta la procedura prevista dalla legge 428 del 1990, che disciplina le cessioni di rami d’azienda e che indica un ruolo specifico per i sindacati. Sappiamo infatti che questi “corner” potranno essere venduti ad un nuovo soggetto, e quello che chiediamo è che i lavoratori possano mantenere inalterati i loro stipendi e le loro condizioni contrattuali».
Il ministero ha convocato le parti per il prossimo 16 giugno, ma secondo la UILTuCS è molto probabile che la riunione sarà riconvocata, proprio alla luce delle novità degli ultimi giorni, al fine di concedere il tempo necessario per avviare tutte le procedure che coinvolgono rappresentanti aziendali e sindacali (a partire da quella prevista dalla legge 428/90).
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