Il Comitato dei medicinali per uso umano (Chmp) dell’Agenzia europea dei medicinali (Ema) ha espresso parere positivo, raccomandando l’approvazione di dupilumab nell’Unione Europea per il trattamento di adulti e adolescenti con esofagite eosinofila. A farlo sapere è Sanofi, la quale ha reso noto che «la raccomandazione riguarda i pazienti di età pari o superiore ai 12 anni, con un peso corporeo di almeno 40 kg, non adeguatamente controllati o non candidabili al trattamento medico corrente. La decisione della Commissione Europea è attesa nei prossimi mesi. A maggio del 2022, il trattamento con dupilumab sottocute al dosaggio di 300 mg una volta alla settimana ha ottenuto l’approvazione dalla Food and Drug Administration statunitense per il trattamento dell’EoE in pazienti di età pari o superiore a 12 anni, con un peso corporeo di almeno 40 kg».
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L’esofagite eosinofila, malattia infiammatoria cronica e progressiva
La stessa Sanofi ricorda che «l’EoE è una malattia infiammatoria cronica e progressiva che danneggia l’esofago e ne impedisce il corretto funzionamento. I risultati ottenuti con dupilumab in adulti e adolescenti affetti da EoE, dimostrano che l’interleuchina-4 (IL-4) e l’interleuchina-13 (IL-13) sono fattori chiave dell’infiammazione di tipo 2 alla base della malattia. Per le persone affette da EoE la deglutizione, anche di piccole quantità di cibo, può essere un’esperienza dolorosa e potenzialmente causa di soffocamento. Inoltre, devono affrontare la frustrazione e l’ansia dovute a una lista di alimenti da evitare in continuo aggiornamento, una scarsa qualità di vita e un rischio più elevato di depressione. Nei casi in cui l’EoE provoca un restringimento dell’esofago può esserne necessaria una dilatazione forzata e potenzialmente dolorosa. Nei casi più gravi, un sondino per l’alimentazione potrebbe essere l’unica opzione per garantire un corretto apporto calorico e un’alimentazione adeguata».
Il parere positivo del Chmp
Quanto al parere positivo del Chmp, Sanofi ha sottolineato che esso «si basa sui dati di uno studio di fase 3 a 52 settimane, suddiviso in tre parti: la Parte A e la Parte B hanno valutato dupilumab a 24 settimane rispetto a placebo, mentre la Parte C ha osservato i pazienti delle Parti A e B che hanno continuato il trattamento con dupilumab o sono passati a dupilumab per altre 28 settimane. I risultati hanno dimostrato che i pazienti trattati con dupilumab hanno registrato un miglioramento della capacità di deglutire già a quattro settimane, nonché una remissione istologica della malattia, miglioramenti dei parametri endoscopici anomali dell’esofago e a livello cellulare a 24 settimane rispetto al placebo, con risultati mantenuti fino a un anno. Nello studio, i dati relativi alla sicurezza sono sovrapponibili con il profilo di sicurezza già noto per dupilumab, nelle indicazioni approvate. Gli eventi avversi più comunemente osservati con dupilumab rispetto al placebo hanno incluso le infezioni». Inoltre «l’uso di dupilumab in adulti e adolescenti con EoE è in fase di sperimentazione nell’Unione Europea e non è ancora stato approvato».
Programma di sviluppo di dupilumab
Dupilumab è un anticorpo monoclonale completamente umano che inibisce le vie di segnalazione mediate da IL-4 e IL-13. Non è un immunosoppressore e non richiede monitoraggio di laboratorio. Il programma di sviluppo di dupilumab ha dimostrato un significativo beneficio clinico e una riduzione dell’infiammazione di tipo 2 negli studi di fase 3, stabilendo che l’IL-4 e l’IL-13 sono fattori chiave e centrali dell’infiammazione di tipo 2 che svolge un ruolo importante in molteplici malattie correlate e che spesso si presentano in condizione di co-morbidità. Queste malattie includono indicazioni per cui dupilumab è già stato approvato, come la dermatite atopica, l’asma, la rinosinusite cronica con poliposi nasale (CRSwNP) e la prurigo nodularis ma anche malattie per cui dupilumab è ancora in fase di sperimentazione come l’EoE nell’Unione Europea.
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