Emilio Croce è stato confermato alla presidenza dell’Ente nazionale previdenza e assistenza farmacisti (Enpaf). A farlo sapere è stato lo stesso Ente, il quale ha reso noto che il Cda si è «ricostituito a seguito delle elezioni svoltesi il 23, 24 e 25 aprile 2021 per il quadriennio 2021-2025, a conclusione del lungo iter di designazione dei rappresentanti ministeriali». Confermato Emilio Croce alla presidenza, seguito da Paolo Savigni alla vicepresidenza. Sono stati confermati Giuseppe Celotto, quale rappresentante del ministero della Salute, Domenico Dal Re, Giuseppe De Filippis, Paolo Diana, Pasquale Imperatore, Tiziana Lang, quale rappresentante del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Luciano Maschio, Maurizio Pace, delegato del presidente Fofi, e Vincenzo Santagada.

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Collegio sindacale e comitato esecutivo

Quanto al collegio sindacale, già insediatosi nello scorso mese di ottobre, è composto da Mirna Rabasco, presidente in rappresentanza del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Tiziana Strabioni, in rappresentanza del ministero dell’Economia e delle Finanze, Giovanni Puglisi e Alessandro Somacal, componenti effettivi di carica elettiva, Silvio Di Giuseppe e Massimo De Fina, componenti supplenti di carica elettiva. Per il comitato esecutivo, di cui fanno parte di diritto il presidente e il vicepresidente, sono risultati eletti Domenico Dal Re, Paolo Diana e Luciano Maschio.

Croce: «Cda avrà onere di affrontare nuove sfide»

A margine della nomina, Croce ha ricordato che «di fonte a noi abbiamo percorsi inesplorati dove le certezze di ieri sono venute meno e dove la profondità degli accadimenti di questi ultimi giorni impongono, ancora una volta, una nostra riflessione a tutto campo sull’evoluzione del ruolo della professione e delle conseguenti e necessarie trasformazioni delle prospettive di tutela previdenziale e assistenziale offerte dal nostro Ente». Secondo Croce «pur nella salvaguardia dell’equilibrio previdenziale e alla luce del contesto patrimoniale solido dell’Ente, il Consiglio di amministrazione, appena insediatosi, avrà l’onere di affrontare le nuove sfide».

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