Eli Lilly, pronto un taglio dell’8% della forza lavoro a livello mondiale

Un taglio netto pari all’8% della propria forza lavoro, che dovrebbe essere effettuato su scala globale e comprendere anche la chiusura di alcune sedi. È questo il piano che, secondo quanto riportato dall’agenzia Il Sole 24 Ore Radiocor Plus, verrà adottato dall’industria farmaceutica statunitense Eli Lilly al fine di compensare un aumento degli investimenti in nuovi farmaci e, soprattutto, l’arrivo a scadenza di una serie di brevetti, che si prevede possa pesare sulle vendite. «L’azienda – precisa l’agenzia di stampa – ha spiegato che punta ad eliminare circa 3.500 dipendenti di cui 2.000 in Usa. Gli esuberi saranno spalmati in varie aree, incluse quelle manifatturiera e della ricerca». In particolare, sul territorio degli Stati Uniti l’idea di Eli Lilly dovrebbe essere quella di effettuare la riduzione del numero di persone sui propri libri paga attraverso la proposta di piani di prepensionamento. Ad oggi, la multinazionale del farmaco conta più di 41.000 dipendenti in tutto il mondo, di cui una buona parte è presente proprio negli Usa (più di 18.500). L’obiettivo dell’operazione, in termini finanziari, è di ottenere un risparmio pari a circa 500 milioni di dollari all’anno. «L’azienda – aggiunge il Sole 24 Ore – si aspetta di incorrere in oneri al netto delle imposte per 1,2 miliardi di dollari, cifra che sarà inclusa nei conti del terzo e del quarto trimestre dell’anno in corso». Nonostante il ridimensionamento, il chief executive officer del gruppo, David A. Ricks, ha fatto sapere in una nota di essere ottimista sul futuro dell’azienda: «Possiamo contare su un’abbondanza di opportunità». In particolare, il riferimento è ai lanci di otto farmaci che sono stati effettuati negli ultimi quattro anni e ad altri due che sono previsti entro la fine del 2018. «Per realizzare pienamente queste opportunità e investire nella prossima generazione di nuovi medicinali, stiamo compiendo azioni per semplificare la nostra organizzazione e ridurre i nostri costi fissi nel mondo», ha aggiunto il dirigente. Anche gli investitori sembrano credere nei piani dell’industria farmaceutica: il titolo di Eli Lilly in Borsa ha guadagnato più di nove punti percentuali dall’inizio dell’anno.