Dal 6 al 9 giugno 2024 si terranno le elezioni del parlamento europeo, occasione che, ai farmacisti del Pgeu, è utile per influenzare l’azione dell’Unione europea (Ue) in materia di salute. I farmacisti europei esortano i candidati a mantenere la salute come priorità nell’agenda politica dell’Ue. La pandemia di Covid-19 ha evidenziato la necessità di una stretta collaborazione tra gli Stati membri, specialmente di fronte a minacce alla salute pubblica che non conoscono confini. Con i sistemi sanitari europei messi di fronti a sfide comuni, come la resistenza antimicrobica, è essenziale che la salute rimanga una priorità politica per l’Ue e che si continui a investire nella promozione della salute e nella prevenzione.
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Accesso ai farmaci: una questione di equità e sicurezza
Il nuovo parlamento europeo avrà il compito di modificare la legislazione farmaceutica dell’Ue, in direzione di qualità, sicurezza e disponibilità dei medicinali in Europa. Il Pgeu ha chiesto l’adozione di misure concrete per assicurare che tutti i pazienti abbiano un accesso tempestivo ai farmaci, indipendentemente dal luogo di residenza, e per rafforzare la sicurezza dell’approvvigionamento dei farmaci. È urgente, secondo il Pgeu, affrontare la carenza di medicinali migliorando la segnalazione, il monitoraggio e la comunicazione delle carenze ai farmacisti, fornendo al contempo risorse aggiuntive all’Agenzia europea dei medicinali per sviluppare attività di prevenzione e gestione delle carenze in coordinamento con gli Stati membri. L’Ue dovrebbe incoraggiare, in tale direzione, gli Stati membri a permettere ai farmacisti comunitari di rispondere meglio alle carenze introducendo maggiore flessibilità nelle condizioni di sostituzione dei farmaci, tra le altre misure.
Trasformazione digitale a servizio della sicurezza del paziente
Secondo il Pgeu, i membri eletti del parlamento europeo avranno la possibilità di influenzare anche la trasformazione digitale dei sistemi sanitari con la finalizzazione dello Spazio europeo dei dati sanitari (Ehds). Il nuovo parlamento europeo deve assicurare che il nuovo Regolamento trovi un equilibrio adeguato tra la facilitazione dell’accesso ai dati sanitari per la ricerca e la formulazione di politiche e il rispetto della protezione dei dati e dei doveri etici dei professionisti sanitari. È fondamentale che il Regolamento conceda agli Stati membri una certa flessibilità per un’adeguata adattabilità delle infrastrutture nazionali esistenti, come le tecnologie di e-prescrizione, all’Ehds. Infine, come osservato dal Pgeu, il parlamento europeo avrà l’opportunità di promuovere la prevenzione delle malattie rafforzando l’assistenza primaria e il ruolo dei farmacisti territoriali nell’offrire servizi di qualità, tra cui vaccinazioni e screening per la rilevazione precoce di malattie. Queste azioni hanno la finalità di contribuire a ridurre il carico su altri servizi sanitari e migliorare in tal modo la sostenibilità e la resilienza dei sistemi sanitari europei.
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