«In provincia di Caserta purtroppo gli organismi di riferimento dei farmacisti troppo spesso vengono “utilizzati” per veicolare messaggi elettorali. È a questo che stiamo assistendo in occasione delle imminenti elezioni per il rinnovo della dirigenza della Federfarma locale». A lanciare l’accusa è Vincenzo De Lucia, ex presidente di Federfarma Caserta, a pochi giorni dalle elezioni provinciali.
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Ci racconti il suo punto di vista.
A Caserta c’è di fatto un controllo degli organismi da parte di pochi, cosa che ad esempio alle precedenti elezioni del 2014 io non mi sono mai permesso di fare, quando ero presidente, nel rispetto di tutti. Oggi invece assistiamo a qualche vecchio rappresentante che in modo sistematico mette al servizio di una delle parti in gioco la propria struttura: lo trovo sbagliato e controproducente.
In concreto cosa accade?
Solo per fare un esempio, si sfruttano alcuni organismi per stabilire contatti telefonici con gli iscritti. È chiaro che ci sono candidati che non partono di fatto ad armi pari con gli altri. Al contrario, tutti dovrebbero godere dello stesso trattamento, anche chi si presenta contro una dirigenza in carica. Altrimenti saltano le regole democratiche.
Ma quanto lei denuncia accade anche altrove?
Immagino che possa accadere anche altrove. Personalmente, posso raccontare la situazione della mia provincia, che tra l’altro era stata già oggetto di una comunicazione alla Fofi, da parte mia, tre anni fa. Chi abita qui si potrà riconoscere in quello che sto affermando.
Cosa propone perciò, nuove regole?
Diciamo che sarebbe innanzitutto utile un intervento dall’alto. Ci sono eccellenti giovani qui nella provincia che potrebbero attivarsi, ma io immagino che possano essere scoraggiati dall’idea di partire svantaggiati. Una soluzione potrebbe essere di introdurre dei limiti ai mandati in tutti gli organismi di riferimento della categoria, come fatto giustamente da Annarosa Racca a livello nazionale per Federfarma. Si tratterebbe di una regola democratica che darebbe a tutti delle garanzie, perché il rischio è che rimanendo troppo a lungo in una struttura, si tenda ad “appropriarsene”.
Per le imminenti elezioni cosa consiglia ai farmacisti?
Di non votare pacchetti di candidati preconfezionati ma di scegliere in totale libertà chi si ritiene possa essere la persona più indicata per fungere da rappresentante all’interno del sindacato. Si trascurino le liste e si scelga in base alle proprie idee.
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