«L’Agenzia europea per i medicinali (Ema) ha approvato dupilumab come trattamento aggiuntivo di mantenimento per gli adulti affetti da broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco) non controllata, caratterizzata da un aumento degli eosinofili nel sangue». È quanto ha fatto sapere Sanofi il 4 luglio 2024. Come spiegato dall’azienda «l’approvazione riguarda i pazienti che già assumono una combinazione di un corticosteroide per via inalatoria (Ics), un beta2-agonista a lunga durata d’azione (Laba) e un antagonista muscarinico a lunga durata d’azione (Lama), oppure una combinazione di un Laba e un Lama se l’Ics non è appropriato. L’Ema è la prima autorità regolatoria al mondo ad approvare dupilumab per i pazienti affetti da Bpco. Altre proposte sono in corso di esame presso altre autorità regolatorie in tutto il mondo, tra cui Stati Uniti, Cina e Giappone».
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Gli studi su efficacia e sicurezza di dupilumab
Sanofi ha evidenziato che «l’approvazione si basa sui risultati di due storici studi di Fase 3, lo studio Boreas e lo studio Notus, che sono stati pubblicati separatamente sul New England Journal of Medicine, e che hanno valutato l’efficacia e la sicurezza di dupilumab in adulti con Bpco non controllata con evidenza di infiammazione di tipo 2 (cioè, eosinofili nel sangue ≥300 cellule per μL). Tutti i pazienti erano in terapia inalatoria standard massimale (quasi tutti in triplice terapia)».
I dati sull’efficacia
Quanto all’efficacia, come sottolineato da Sanofi «i pazienti trattati con dupilumab in Boreas (n 468) e Notus (n 470) hanno sperimentato rispettivamente, rispetto al placebo, quanto segue (Boreas n 471, Notus n 465)». In particolare «riduzione del 30% e del 34% del tasso annualizzato di riacutizzazioni moderate o gravi della Bpco nell’arco di 52 settimane, l’endpoint primario», a cui segue «miglioramento della funzione polmonare (volume espiratorio forzato in un secondo (Fev1) pre-broncodilatatore) dal basale di 160 Ml e 139 Ml a 12 settimane rispetto a 77 Ml e 57 Ml. Questi miglioramenti sono stati osservati già alla seconda e quarta settimana e sono stati mantenuti a 52 settimane in entrambi gli studi». Inoltre «miglioramento della qualità di vita correlata alla salute (statisticamente significativo in Boreas e nominalmente significativo in Notus), come valutato dal St. George’s Respiratory Questionnaire». Sanofi ha poi evidenziato che «la riduzione delle riacutizzazioni e i miglioramenti della funzionalità polmonare di dupilumab rispetto al placebo sono stati osservati anche nei pazienti con una maggiore frazione di ossido nitrico esalato al basale (≥20ppb) – un biomarcatore di infiammazione delle vie aeree – e in tutti i sottogruppi predefiniti, tra cui lo stato di fumatore, la funzionalità polmonare al basale e la storia di riacutizzazioni».
Profilo di sicurezza di dupilumab nelle indicazioni approvate
Quanto ai risultati di sicurezza «in entrambi gli studi sono stati generalmente coerenti con il profilo di sicurezza noto di dupilumab nelle sue indicazioni approvate. Gli effetti collaterali più comuni in tutte le indicazioni includono reazioni al sito di iniezione, congiuntivite, congiuntivite allergica, artralgia, herpes orale ed eosinofilia. Gli eventi avversi più comunemente osservati con dupilumab (≥5%) rispetto al placebo in uno degli studi sulla Bpco sono stati mal di schiena, Covid-19, diarrea, cefalea e nasofaringite. Negli studi sulla Bpco sono state segnalate ulteriori reazioni avverse, quali ecchimosi nel sito di iniezione, indurimento nel sito di iniezione, eritema nel sito di iniezione e dermatite nel sito di iniezione».
Aiutare a gestire malattia progressiva e irreversibile
Tonya Winders, President & Ceo of Global Allergy & Airways Patient Platform, ha osservato come «la Bpco è una malattia progressiva e devastante che porta a soffrire di mancanza di fiato e limita la capacità di svolgere le attività quotidiane, come salire le scale o raggiungere la propria cassetta della posta. Molti pazienti si sentono emarginati e isolati a causa del peso fisico e mentale della malattia. Dopo più di un decennio di progressi terapeutici limitati per coloro che vivono con la Bpco non controllata, siamo ora in una nuova era di gestione della malattia per i pazienti e gli assistenti, e accogliamo con favore l’aggiunta di nuovi trattamenti innovativi come dupilumab per aiutare a gestire questa malattia progressiva e irreversibile».
Necessario da molti anni nuovo approccio terapeutico
Secondo Paul Hudson, Chief Executive Officer di Sanofi, «i pazienti affetti da Bpco incontrollata attendevano un nuovo approccio terapeutico da molti anni, per questo siamo davvero entusiasti di portare sul mercato il primo farmaco biologico in grado di colpire una causa alla base di questa malattia devastante per ridurre le riacutizzazioni della Bpco e migliorare la funzionalità polmonare. Con l’approvazione oggi ottenuta da dupilumab possiamo cambiare il panorama terapeutico per gli oltre 200mila pazienti europei che vivono con una Bpco non controllata e con un aumento degli eosinofili nel sangue. Siamo impazienti di lavorare al più presto con le altre autorità regolatorie di tutto il mondo per portare questo nuovo approccio terapeutico ai pazienti di un maggior numero di Paesi».
Potenziale per ridefinire il panorama terapeutico
George D. Yancopoulos, M.D., Ph.D., Board Co-Chair, President and Chief Scientific Officer at Regeneron, ha spiegato che «l’approvazione di dupilumab per la Bpco è una svolta attesa da tempo per coloro che faticano a respirare anche nelle attività più semplici e che rischiano l’ospedalizzazione, un declino irreversibile della salute e un senso di disperazione. Con questa approvazione, siamo orgogliosi del fatto che dupilumab abbia il potenziale per ridefinire il panorama terapeutico di un’altra malattia, in quanto terapia di prima classe che ha dimostrato miglioramenti senza precedenti nelle riacutizzazioni e nella funzionalità polmonare, oltre a migliorare la qualità della vita correlata alla salute in due ampi studi di Fase 3».
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