DPC Campania, i costi per la distribuzione dei farmaci non sono omogenei

Il decreto numero 97, emesso il 20 settembre 2016 (e pubblicato nel Burc n. 69 del 17 ottobre 2016) da parte del commissario ad acta per l’attuazione del piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario della Regione Campania, ha fissato una serie di linee guida regionali per la distribuzione per conto. L’atto fu emanato partendo dalla premessa che «i contratti di DPC vigenti, stipulati a livello di singola Asl con le associazioni Provinciali di Federfarma e con Assofarm, sono eterogenei relativamente all’elenco dei farmaci oggetto dell’accordo, ad alcune clausole e, soprattutto, per le modalità e l’ammontare della remunerazione dei servizi inclusi nel processo distributivo del farmaco». Nel decreto venivano quindi riportate le cifre, pari a 6,17 euro + Iva a pezzo per la Asl di Avellino (8,25 euro per le farmacie rurali sussidiate); 7% sul prezzo al pubblico al netto dell’Iva a Benevento; 6,25 euro + Iva a Caserta, 6 euro + Iva nelle Asl Napoli 1 e 2 e 6,25 + Iva sul territorio della Asl Napoli 3. Il commissario aveva chiesto di «approvare l’elenco unico regionale dei farmaci da erogare in Distribuzione per Conto (DPC) sull’intero territorio regionale» e di «stabilire, sulla base degli attuali compensi corrisposti dalle singole ASL, la tariffa massima che può essere riconosciuta per la remunerazione del processo distributivo del farmaco in DPC». Ovvero «6,00 euro oltre IVA per ciascuna confezione di farmaco distribuita; 1,50 euro oltre IVA in più per ciascuna confezione distribuita dalle farmacie rurali sussidiate». Secondo le informazioni raccolte da FarmaciaVirtuale.it, ad oggi sul territorio della regione i pagamenti effettuati dalle farmacie per la distribuzione logistica dei prodotti in DPC non sono omogenei. Nella provincia di Avellino il costo a pezzo, Iva esclusa, risulta pari a 1,70 euro. A Benevento è invece pari al 2% del prezzo al pubblico, a Caserta è di 1,20 euro, a Napoli di 1,65 euro. A Salerno, infine, la distribuzione per conto non è ancora operativa. In pratica, dunque, i costi che i farmacisti sostengono differiscono anche sensibilmente, pur rimanendo all’interno della stessa Regione.