distribuzione ossigeno liquido campaniaÈ scontro aperto in Campania tra Federfarma e Regione sul fronte della distribuzione dell’ossigeno liquido. L’accordo per la DPC da parte delle farmacie è in scadenza e dal primo giugno è entrata in vigore, in questa fase iniziale in via mista, la nuova modalità di gestione. Quest’ultima dovrà entrare a regime entro fine mese ed è frutto di una gara per la fornitura domiciliare di ossigeno liquido aperta l’anno scorso da So.Re.Sa., la società costituita dalla Regione Campania per razionalizzare la spesa sanitaria. Un nuovo sistema organizzativo che secondo il presidente di Federfarma Campania e Napoli, nonché presidente in pectore di Credifarma, Michele Di Iorio, è «in totale violazione di legge», come afferma in una nota inviata alla struttura commissariale della sanità della Regione Campania, a So.Re.Sa, alle Asl e alle Federfarma provinciali. Il meccanismo, rimarca Di Iorio, «prevede la somministrazione di un medicinale in plateale assenza di qualsiasi intervento del farmacista», sarà quindi «erogato da chi non ha alcun titolo per poterlo erogare», profilando il reato di esercizio abusivo della professione.

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L’intera procedura seguita da So.Re.Sa secondo il presidente del sindacato sconterebbe un “peccato originale”: essendo «pacifica la natura di medicinale dell’ossigeno (stante la sua inclusione nel prontuario P-HT) e conseguentemente la sua “trattabilità” esclusiva da parte del farmacista, appare palese che la società regionale si sia arrogata il potere (non esistente all’attualità) di derogare all’ordinario regime di dispensazione dei farmaci». E solo dopo che Federfarma Campania ha sollevato la questione, «con un tardivo ravvedimento – afferma Di Iorio – la struttura commissariale cercava di approntare un provvedimento “riparatorio” consistente nel coinvolgimento del farmacista aziendale», che avrebbe però compiti limitati all’emissione dell’ordine e al controllo dell’appropriatezza prescrittiva. Dunque, quella che per la struttura commissariale della sanità campana è una «distribuzione diretta» dell’ossigeno da parte delle Asl, come viene esplicitamente affermato in una comunicazione sulle tempistiche previste inviata a tutti i soggetti coinvolti, per Di Iorio è invece un servizio non a norma.

Il numero uno del sindacato campano rimprovera poi alla struttura commissariale regionale di non aver rispettato l’accordo che la gara indetta l’anno scorso fosse finalizzata solamente all’acquisto dell’ossigeno, facendo sì che le ditte aggiudicatarie diventino invece soggetti attivi nella dispensazione, «bypassando integralmente il ruolo primario in una materia di esclusiva competenza del farmacista». In capo alla ditta aggiudicataria ed erogatrice del servizio, secondo Di Iorio, «potrà agevolmente configurarsi il reato di abuso della professione, atteso che un medicinale viene direttamente dispensato da un soggetto privo delle corrispondenti abilitazioni». E c’è di più: anche So.Re.Sa e la struttura commissariale potranno essere considerati coinvolti nell’ipotesi di reato, nell’opinione del presidente dei titolari di farmacia campani, che annuncia di nono volersi arrendere e ventila «azioni tese a rivendicare in ogni sede competente il ripristino dei diritti nella circostanza negati ai titolari di farmacia campani».

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