«Raccolgo con il massimo senso di responsabilità il rinnovato incarico, conscio che guidare l’associazione nazionale più rappresentativa del settore comporta dover affrontare molte sfide, vecchie e nuove, nell’attuale contesto di particolare complessità. Insieme ai colleghi consiglieri intensificheremo l’attività per raggiungere gli obiettivi che ci siamo posti a tutela delle Aziende associate e della categoria». Sono le parole di Walter Farris, riconfermato il 21 settembre 2023 alla direzione dell’Associazione distributori farmaceutici (Adf). Il dirigente ha collocato, tra le mete da conseguire nel prossimo mandato, il «riconoscimento e valorizzazione del ruolo cruciale dei Distributori intermedi full-line nella filiera», «equa riforma della remunerazione, indispensabile alla sostenibilità delle nostre aziende» e il «coinvolgimento e integrazione nelle politiche nazionali e regionali di assistenza farmaceutica/sanitaria, al fianco delle farmacie e a tutela della popolazione».
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Adf, il consiglio direttivo 2023-2026
Oltre a Farris, restano confermati alla guida dell’associazione i quattro vice-presidenti Ornella Barra, past-president, Alessandro Albertini, Leonardo Panico, Luca Sabelli, e il tesoriere Antonino Rivara. Per il comitato di presidenza sono stati nominati Mario Barbieri, Renato De Falco e Raffaele Testa. Altri componenti del direttivo Adf sono Paolo Cainelli, Crescenzo Cinquegrana, Laura Ciuffani, Lorenzo Clerici, Domenico Laporta, Fabrizio Maroni, Ettore Morra, Andrea Riccobono, Marco Velluti, Alberto Zaggia. Il collegio dei revisori dei conti è composto da Niccolò Dallaglio, Arianna Furia, Giuseppe Re (effettivi), Carlo Bergamini e Gianluca Corcione (supplenti).
Servizi di notevole valore sociale e sanitario
A margine della nomina, Farris ha aggiunto che «la distribuzione intermedia, garantendo alla collettività servizi di notevole valore sociale e sanitario, deve essere sempre più integrata nell’ecosistema-salute del Paese. Il nostro coinvolgimento, infatti, è indispensabile affinché i farmaci giungano in maniera efficace, tempestiva e sicura attraverso le farmacie a tutti i cittadini, ma non dimentichiamo che la distribuzione intermedia significa anche impresa, investimenti, occupazione, sinergie, salute: in poche parole rappresenta un notevole valore sociale, economico, sanitario». Secondo Farris «la sanità del futuro, della Farmacia dei servizi, della salute sul territorio non può che trovare concretezza con il supporto dei distributori intermedi full-line».
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