L’Associazione distributori farmaceutici, con un recente studio commissionato al Dipartimento di Ingegneria Gestionale dell’Università La Sapienza, ha appurato che il servizio di distribuzione dei farmaci fascia A viene svolto in perdita.
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Grazie all’analisi seguita dal prof. Claudio Leporelli, responsabile scientifico dello studio, si è arrivati alla conclusione che i distributori riescono a compensare le perdite ottenute grazie alla distribuzione di fascia C, SOP e OTC e parafarmaci.
Molti grossisti riescono a lavorare in attivo anche grazie alla serie di attività collaterali proposte alle farmacie clienti come l’offerta di servizi strettamente ricollegati alla distribuzione del farmaco.
Con l’attuale modello di remunerazione è impossibile sostenere la filiera distributiva e generare valore per tutti i compartecipanti. Come si evince dallo studio, l’attuale costo medio di distribuzione per confezione è di 0,50 Euro e per raggiungere il punto di pareggio sono necessari almeno 0,64 €, ciò senza considerare il continuo aumento dei costi di gestione di circa il 3% annuo, a parità di condizioni operative.
Il ruolo dei distributori farmaceutici
I distributori intermedi, ovvero coloro che distribuiscono quotidianamente alle farmacie migliaia di prodotti ordinati poche ore prima, garantiscono la consegna puntuale di tutti quei farmaci di cui la farmacie non dispongono al momento.
Il distributore farmaceutico solleva l’azienda farmaceutica dall’onere di distribuire i propri prodotti a tutte le farmacie, acquista il farmaco direttamente dal produttore e, divenendone proprietario, lo rivende alle farmacie.
Vista l’essenzialità del servizio offerto, una sospensione o riduzione del servizio, a seguito dell’introduzione di una nuova remunerazione che non soddisfi la copertura dei costi operativi minimi, potrebbe avere gravi ripercussioni nell’accesso ai farmaci da parte della farmacia.
Nel caso la nuova remunerazione non fosse sufficientemente esigua a coprire tali costi di distribuzione, la distribuzione intermedia sarebbe disposta, suo malgrado, a ‘girare’ i maggiori costi alle farmacie, imponendo fatturati minimi di consegna o riducendo il numero di consegne giornaliere.
L’ADF, Associazione distributori farmaceutici
I distributori farmaceutici italiani sono rappresentati da ADF, acronimo di associazione distributori farmaceutici, che, con carattere di rappresentanza imprenditoriale, ha il compito di rappresentare la distribuzione intermedia e tutelare le aziende associate, valorizzando il ruolo sociale ed economico delle stesse,
Tra i nomi di rilievo nel consiglio direttivo ricordiamo Ornella Barra, Carmelo Riccobono, Giorgio Bonelli, Alessandro Morra, Renato De Falco, persone legate, nella maggior parte dei casi, a grandi società di distribuzione intermedia operanti in Italia.
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