Il quadro tracciato dagli Annali Amd 2022 riflette un incremento nella qualità dell’assistenza e degli esiti di salute per le persone affette da diabete di tipo 2 nei centri diabetologici italiani. Su oltre mezzo milione di pazienti monitorati annualmente tramite questo progetto, l’analisi della tendenza dei fattori di rischio ha rivelato che più del 50% (54,6%) ha raggiunto l’obiettivo dell’emoglobina glicata (Hb1Ac £7%). Il 23% presenta valori adeguati di pressione arteriosa (<130/80 mmHg) e il 34,3% di colesterolo LDL (<70 mg/dl). L’accesso ai trattamenti farmacologici innovativi è risultato in aumento: rispetto alla precedente rilevazione degli Annali Amd, la percentuale di pazienti trattati con Sglt2I è salita dal 9,5% al 29%; mentre quella di pazienti trattati con Glp1-Ra è passata dal 5,8% al 27,5%. Il progetto Annali Amd, condotto dall’Associazione medici diabetologi, è attivo dal 2006 e fornisce un monitoraggio costante dell’assistenza fornita alla popolazione diabetica in Italia. Nell’ultimo anno, il monitoraggio ha coinvolto 295 centri di diabetologia, corrispondenti a un terzo del totale nazionale, coinvolgendo complessivamente oltre 500mila persone con diabete di tipo 2, 37mila con diabete di tipo 1 e, per la prima volta, 11mila donne con diabete gestazionale (Gdm).

Adeguato livello di assistenza con benefici diretti sulla salute globale

I risultati relativi al diabete di tipo 2 sono stati oggetto di una pubblicazione su “Diabetes research & clinical practice”, rivista scientifica di rilevanza internazionale, che ha confermato la validità scientifica e metodologica dell’indagine. È emerso un miglioramento costante e progressivo della qualità dell’assistenza fornita in Italia. Questo è particolarmente significativo dato che gli standard e i parametri di riferimento utilizzati per la misurazione si sono fatti sempre più rigorosi, in linea con le linee guida internazionali. Il miglioramento graduale della cura e del trattamento offerti nei centri diabetologici monitorati dagli Annali Amd si riflette anche nei risultati del Q-score, l’indice che misura la qualità dell’assistenza. Più del 60% delle persone con diabete di tipo 2 presenta un Q-score >25, che indica un adeguato livello di assistenza con benefici diretti sulla salute globale e sulla riduzione delle complicazioni relative ai fattori di rischio.

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L’impatto sulle aree terapeutiche e sulle molecole usate

Giuseppina Russo, coordinatrice del gruppo Annali Amd, ha evidenziato che «di particolare rilevanza il dato sull’accesso ai farmaci innovativi, gli Sglt2I e Glp1-Ra, dalla comprovata efficacia in termini di riduzione del rischio cardiovascolare e renale. Si riduce inoltre la prescrizione e l’utilizzo di sulfaniluree e secretagoghi, mentre il farmaco più prescritto resta la metformina (72%). Possiamo quindi affermare che la comunità diabetologica italiana ha intrapreso un percorso sempre più diretto a contrastare l’inerzia terapeutica. I medici prescrivono con maggiore favore i cosiddetti farmaci innovativi che supportano medici e pazienti nel ridurre l’impatto delle complicanze cardio-renali nelle persone con diabete non controllato a beneficio della loro salute e qualità di vita con la malattia».

Risultati delle attività sul territorio

Graziano Di Cianni, presidente dell’Associazione medici diabetologi, ha mostrato la propria soddisfazione, sottolineando che «dal 2006 gli Annali Amd ci danno la possibilità di toccare con mano i risultati delle attività che quotidianamente svolgiamo sul territorio e anche di orientare le strategie terapeutiche grazie all’implementazione dei dati con l’intelligenza artificiale e il machine learning. Il lento, ma progressivo, miglioramento dei parametri, l’incremento dell’utilizzo dei farmaci innovativi e la migliore qualità di vita sono elementi che ci rendono particolarmente soddisfatti». Secondo Di Cianni, «allo stesso tempo è necessario fare un ulteriore sforzo per migliorare l’aderenza alle terapie e ridurre ancora di più il rischio cardiovascolare, che rappresenta la prima causa di morte nelle persone con diabete».

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