
Inoltre, sottolinea la Fofi, tramite decreto «dovranno essere individuati i dati relative alle polizze di assicurazione stipulate e stabiliti i termini per la comunicazione degli stessi da parte delle strutture sanitarie e degli esercenti le professioni sanitarie. In proposito, si rammenta che la previsione di un apposito provvedimento (DPR) per la definizione delle procedure e dei requisiti minimi di idoneità dei contratti assicurativi, rimasta peraltro priva di attuazione, è già contenuta nell’art. 3, comma 2, del decreto legge 158/2012, convertito con modificazioni nella legge 189/2012. Il Consiglio di Stato, con parere n. 486/2015, ha chiarito che fino all’adozione di un siffatto provvedimento “l’obbligo di assicurazione per gli esercenti le professioni sanitarie non possa ritenersi operante”». Per questo la federazione ha chiesto al ministero della Salute di confermare se «anche alla luce delle ultime innovazioni normative, resta tuttora sospeso l’obbligo assicurativo».
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