Ddl Liste d’attesa, dalla Sitelf preoccupazione per l’emendamento 6.0.15

La Società italiana di tecnologie e legislazione farmaceutiche (Sitelf) ha espresso profonda preoccupazione riguardo all’emendamento 6.0.15, recante “Disposizioni relative all’esercizio della professione di farmacista”, al Ddl Liste d’attesa. Come si legge in una nota diramata martedì 17 dicembre 2024, la sigla «segue con attenzione l’innovazione didattica dei corsi di laurea di farfarmacia ospedalieramacia e della scuola di specializzazione in farmacia ospedaliera e ritiene imprescindibile l’ottenimento del diploma di specialità per poter operare con professionalità nell’ambito dei servizi farmaceutici del Ssn a favore della sicurezza e qualità dell’assistenza ai pazienti, in collaborazione con i medici e gli altri sanitari».

«Molto negativo l’eventuale approvazione dell’emendamento 6.0.15»

In questo senso, la Società «riterrebbe molto negativo l’eventuale approvazione dell’emendamento 6.0.15, “Disposizioni relative all’esercizio della professione di farmacista” al Ddl Liste d’attesa per le gravissime conseguenze che ne deriverebbero per la sicurezza delle cure ai pazienti. Il Decreto prevede, infatti, l’abolizione del requisito della specializzazione per partecipare ai concorsi pubblici per dirigente sanitario farmacista del Servizio sanitario nazionale da parte dei laureati in farmacia e farmacia industriale abilitati all’esercizio della professione di farmacista».

«Motivazione della proposta appare inspiegabile»

Dunque, secondo la Sitelf «la motivazione della proposta appare inspiegabile anche tenendo conto dell’importanza di mantenere un sistema formativo integrato accademico-assistenziale, che costituisce la base culturale irrinunciabile per l’accesso alla dirigenza del Ssn, come per tutte le professioni sanitarie, non però interessate ad analogo emendamento».