fascia cNell’ambito della discussione sul Ddl Concorrenza si è svolta, il 19 novembre 2015, l’audizione di FederDistribuzione, sigla che rappresenta la grande distribuzione organizzata in Italia. Nel proprio dossier, l’associazione ha ricordato che «nelle prime versioni del Ddl era presente una disposizione normativa che prevedeva la possibilità di vendita dei farmaci di fascia C con prescrizione medica anche presso gli esercizi commerciali, in presenza del farmacista. Nel testo del provvedimento approvato dal Consiglio dei ministri questa disposizione è stata stralciata, evidentemente per mere ragioni di tutela corporativa. Purtroppo anche i successivi lavori alla Camera non hanno portato significative novità sul tema».
Secondo FederDistribuzione, pertanto, «è stata persa un’importante occasione per portare avanti il processo di liberalizzazione di questo settore avviato con il decreto legge 223/2006, che ha previsto la possibilità per gli esercizi commerciali di vendere farmaci da banco o di automedicazione (OTC) e farmaci o prodotti non soggetti a prescrizione medica (SOP), purché in presenza di un farmacista iscritto all’Albo al momento della vendita del prodotto e purché questa avvenga in spazi dedicati. I successivi decreti “Salva Italia” e “Cresci Italia” hanno ampliato, anche se non in modo completo, e con il mantenimento di alcuni vincoli, il processo di liberalizzazione, prevedendo tra l’altro la possibilità di vendere alcuni farmaci di fascia C, per i quali è stato eliminato l’obbligo di prescrizione medica».
Quindi l’associazione ha tracciato un bilancio delle liberalizzazioni del 2006, parlando di «gradimento dei consumatori per il servizio reso», sottolineando che «non si è verificato un incontrollato aumento dei consumi di medicinali» e ricordando che «le quote di mercato acquisite dai nuovi operatori sono ancora modeste».
Per questo FederDistribuzione ritiene «che nel ddl sulla concorrenza in esame debba essere recuperata la disposizione normativa inizialmente prevista che prevede la possibilità di vendita dei farmaci di fascia C (con ricetta medica) nelle attuali parafarmacie e corner della Gdo, in presenza del farmacista. Gli effetti positivi che porterebbe questa modifica normativa sono infatti evidenti: maggiore concorrenza, ma soprattutto maggiore servizio al cittadino, non più vincolato a presenza e orari delle farmacie; aumento della disponibilità di farmaci nei corner della Gdo con presenza del farmacista; maggiore concorrenza e calo dei prezzi».
Non solo, secondo la sigla, il legislatore dovrebbe andare oltre, implementando «una reale e completa liberalizzazione del settore di farmaci, individuando anche una lista di prodotti OTC con le stesse confezioni vendute in farmacia da potersi vendere negli esercizi commerciali anche in assenza del farmacista. Dal momento che è consentito l’accesso diretto da parte del cliente, non si comprende la ragione in base alla quale debba essere necessaria la presenza del farmacista che, in questi casi, avrebbe solo il ruolo di “cassiere”».

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