
La decisione è stata assunta nella seduta di martedì 15 dicembre, su richiesta della senatrice Paola Pelino di Forza Italia, che ha appunto segnalato «l’esigenza di disporre di un tempo più congruo per la presentazione degli emendamenti, anche alla luce delle numerose audizioni svolte; la proroga del termine, già fissato alle ore 12 di venerdì 18 dicembre, favorirebbe la necessaria ponderazione e la conseguente selezione delle proposte di modifica, ed eviterebbe il rischio di incentivare l’indiscriminata presentazione di un numero assai elevato di emendamenti». Anche i senatori Girotto (M5S), Consiglio (Lega Nord) e le senatrici Valdinosi e Fissore (entrambe del Pd) si sono associati alla richiesta di Pelino, e i due relatori del disegno di legge, Tomaselli e Marino, hanno preso atto della richiesta pressoché unanime di aspettare il nuovo anno.
Tuttavia, il presidente della commissione Mucchetti ha ricordato che il termine del 18 dicembre era stato fissato al fine di «assumere l’impegno a garantire al disegno di legge un esame sollecito». Ciò nonostante, ha aggiunto, «il differimento del termine già fissato potrà pertanto agevolare un esame più spedito nelle fasi successive».
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