Ddl Concorrenza, «breve passaggio» in Commissione per alcuni punti aperti
I relatori al Senato del Ddl Concorrenza hanno annunciato un «breve ritorno» in Commissione del provvedimento, necessario per vagliare alcuni punti “aperti”.
Il disegno di legge sulla Concorrenza dovrà effettuare un nuovo passaggio in Commissione: un ritorno «breve», motivato dalla necessità di affrontare una serie di punti che risultano ancora “aperti”. A spiegarlo è l’agenzia Il Sole 24 Ore Radiocor Plus, che cita le parole dei relatori al Senato del provvedimento, Salvatore Tomaselli (Pd) e Luigi Marino (Ap). I due parlamentari hanno spiegato che dovrebbe essere possibile concludere «domani (oggi, ndr) il confronto con il ministero per lo Sviluppo economico sulle modifiche da portare la prossima settimana in Aula». Le dichiarazioni di Marino e Tomaselli sono state rese a margine dei lavori della commissione Industria di Palazzo Madama. «L’ipotesi di lavoro – hanno aggiunto – è quella di presentare le modifiche in Aula e solo su quelle tornare in Commissione per pochi giorni». «A quanto si apprende – ha aggiunto l’agenzia di stampa – ci sono ancora alcuni aspetti su cui occorre trovare una convergenza tra i relatori e il governo». Nei giorni scorsi lo stesso Marino aveva annunciato un’accelerazione nel lungo iter di approvazione del disegno di legge, sottolineando che «c’è la ferma determinazione del governo e della maggioranza di dare una “strambata” al provvedimento e di portarlo a compimento, con l’ok della Camera, entro il mese di marzo». Il parlamentare aveva preannunciato il passaggio in Commissione: «Una questione tecnica», aveva spiegato, utile per «vagliare le modifiche che si profilano. Prime fra tutte la proposta “anti-scorrerie” del governo, gli adeguamenti di date e gli emendamenti soppressivi di norme già introdotte in altri provvedimenti. Non sono poi esclusi “aggiustamenti o integrazioni” nel rispetto del principio che in un collegato non possono essere introdotti argomenti nuovi».
L’ultima conferenza dei capigruppo ha previsto l’esame in Aula del provvedimento tra martedì 7 e giovedì 9 marzo. Il Ddl poi dovrà comunque tornare alla Camera per l’approvazione definitiva.
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