marco cossolo«Quanto dichiarato dal dott. De Lucia non corrisponde a verità, al contrario ha contenuto gravemente diffamatorio e lesivo della probità e integrità del sottoscritto». Marco Cossolo, farmacista candidato alla presidenza di Federfarma nazionale, ha replicato duramente alle affermazioni dell’ex presidente di Federfarma Caserta, Vincenzo De Lucia, che aveva adombrato dubbi sulla legittimità della stessa candidatura. «Tengo da subito a chiarire – spiega Cossolo – che sono stato il promotore del “Regolamento sul conflitto di interessi” approvato dall’Assemblea di Federfarma e che, proprio sulla base dei valori che detto Regolamento è destinato a tutelare, ho da sempre improntato la mia azione politica e, più di recente, costruito il mio programma elettorale». Il farmacista ha sottolineato il «momento delicato quale è quello delle elezioni del Consiglio di Presidenza della Federfarma nazionale», stigmatizzando una «scelta temporale» che «è, già di per sé, indicatrice della finalità denigratoria di tali contenuti». Inoltre, Cossolo risponde anche nel merito delle accuse mosse da De Lucia, spiegando che «la società Unifarma Spa, di cui sono amministratore delegato, è composta da 800 soci, tutti farmacisti (o loro eredi) e, da sempre, ha indirizzato la propria attività a sostegno della farmacia. Alliance Healthcare non detiene affatto il 36% delle sue quote sociali. Probabilmente, il collega De Lucia fa riferimento alla società Unifarma Distribuzione Spa di cui il sottoscritto non è, e non è mai stato, amministratore, né ha ricoperto cariche consiliari. Tentare di affermare che l’amministratore di una società di distribuzione intermedia quale è Unifarma SpA, sia incompatibile con i valori di trasparenza, democraticità e imparzialità a cui Federfarma deve tendere, è frutto di una lettura parziale e tendenziosa del regolamento. Quest’ultimo, infatti, chiarisce che sono esclusi dall’incompatibilità, che pregiudica agli iscritti l’accesso al Consiglio di Presidenza di Federfarma e al Consiglio delle Regioni, i soci, gli amministratori o i componenti del Consiglio di amministrazione delle società partecipate o controllate da Federfarma, delle società il cui capitale è detenuto in maggioranza, attraverso un azionariato diffuso, da titolari di farmacia o da soci di società titolari di farmacia e infine delle società che effettuano distribuzione intermedia del farmaco. Uniche tipologie societarie, queste, di cui il sottoscritto ha assunto o assume il ruolo di amministratore. Pertanto, non mi ritrovo in alcuna situazione di incompatibilità e diffido chiunque ad affermare il contrario». Il candidato ritiene inoltre «gravemente diffamatoria l’attribuzione al sottoscritto di “numerose cariche, in imprese collegate alla distribuzione intermedia del farmaco e che svolgono servizi di supporto alle farmacie ed anche attività di import ed export”, circostanza non veritiera e finalizzata a colpire chi, anche attraverso il proprio ruolo istituzionale, ha sempre condannato e cercato di arginare il fenomeno della indiscriminata esportazione di medicinali, con conseguente e grave nocumento alla salute pubblica. Ricordo, infatti, che da anni sono impegnato quale segretario di Federfarma Piemonte, anche avanzando concreti progetti all’assessorato regionale, ad arginare il fenomeno dell’export dei cosiddetti medicinali contingentati e, pertanto, disconosco con forza qualsiasi mia partecipazione in imprese che coltivano tale pratica». Inoltre, «se tra le “numerose cariche” attribuitemi dal dott. De Lucia ci si riferisce al mio ruolo di amministratore delegato di Farmauniti, affermo orgogliosamente di essere non solo a.d., ma anche tra i fondatori di questa importante cooperativa di farmacisti, che conta 1.080 soci in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta e che ha sempre agito nell’esclusivo interesse dei farmacisti soci con l’intento di rafforzare il ruolo e la sostenibilità economica delle farmacie indipendenti».
Per questo Cossolo ha diffidato dal «perseverare in tali condotte diffamatorie», e ha auspicato «che la disputa elettorale venga condotta esclusivamente sui contenuti dei programmi elaborati dai singoli candidati e non utilizzando svilenti pratiche diffamatorie, che non mi appartengono e che mi rifiuto di adottare».

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Di seguito il testo integrale della lettera a firma di Marco Cossolo

Egregio Direttore,
ho letto l’articolo appena pubblicato sulla spettabile rivista da Lei diretta dal titolo “De Lucia (ex Federfarma Caserta): «Possibile incompatibilità di incarico per Marco Cossolo in Federfarma nazionale»”.

Preciso che quanto dichiarato dal dott. De Lucia non corrisponde a verità, al contrario ha contenuto gravemente diffamatorio e lesivo della probità e integrità del sottoscritto.

Tengo da subito a chiarire che sono stato il promotore del “Regolamento sul conflitto di interessi” approvato dall’Assemblea di Federfarma e che, proprio sulla base dei valori che detto Regolamento è destinato a tutelare, ho da sempre improntato la mia azione politica e più di recente, costruito il mio programma elettorale.

Sono, pertanto, a chiederLe l’immediata pubblicazione della presente missiva, così da consentirmi un’efficace e ferma smentita dei contenuti falsi e tendenziosi diffusi da parte del dott. De Lucia, proprio in un momento così delicato quale è quello delle elezioni del Consiglio di Presidenza della Federfarma Nazionale. Tale scelta temporale è, già di per sé, indicatrice della finalità denigratoria di tali contenuti, essendo il sottoscritto, quale membro e Coordinatore del Consiglio delle Regioni, destinatario, già dal lontano ottobre 2016, degli obblighi di imparzialità imposti dal predetto Regolamento, che solo oggi si assumono violati.

Se il dott. De Lucia ha avuto “Solo per caso […] la possibilità di accedere ad una visura delle numerose attività collegate con il mondo della distribuzione e della farmacia del collega Marco Cossolo”, avrebbe dovuto meglio analizzare le informazioni ivi contenute.

La società UNIFARMA SpA, di cui sono Amministratore Delegato, è composta da 800 soci, tutti farmacisti (o loro eredi) e, da sempre, ha indirizzato la propria attività a sostegno della Farmacia. Alliance Healthcare non detiene affatto il 36% delle sue quote sociali. Probabilmente, il Collega De Lucia fa riferimento alla società UNIFARMA DISTRIBUZIONE Spa di cui il sottoscritto non è e non è mai stato Amministratore, nè ha ricoperto cariche consigliari.

Tentare di affermare che l’Amministratore di una società di distribuzione intermedia quale è UNIFARMA SpA, sia incompatibile con i valori di trasparenza, democraticità e imparzialità a cui Federfarma deve tendere, è frutto di una lettura parziale e tendenziosa del Regolamento stesso. Quest’ultimo, infatti, chiarisce che sono esclusi dall’incompatibilità, che pregiudicano agli iscritti l’accesso al Consiglio di Presidenza di Federfarma e al Consiglio delle Regioni, i soci, gli amministratori o i componenti del Consiglio di Amministrazione delle società partecipate o controllate da Federfarma, delle società il cui capitale è detenuto in maggioranza, attraverso un azionariato diffuso, da titolari di farmacia o da soci di società titolari di farmacia e infine delle società che effettuano distribuzione intermedia del farmaco. Uniche tipologie societarie, queste, di cui il sottoscritto ha assunto o assume il ruolo di Amministratore.

Pertanto, non mi ritrovo in alcuna situazione di incompatibilità e diffido chiunque ad affermare il contrario.

E’, altresì, gravemente diffamatoria l’attribuzione al sottoscritto di assunzione di “numerose cariche, in imprese collegate alla distribuzione intermedia del farmaco e che svolgono servizi di supporto alle farmacie ed anche attività di import ed export”, circostanza non veritiera e finalizzata a colpire chi, anche attraverso il proprio ruolo istituzionale, ha sempre condannato e cercato di arginare il fenomeno della indiscriminata esportazione di medicinali, con conseguente e grave nocumento alla salute pubblica.

Ricordo, infatti, che da anni sono impegnato quale Segretario di Federfarma Piemonte, anche avanzando concreti progetti all’Assessorato Regionale, ad arginare il fenomeno dell’export dei c.d. medicinali contingentati e, pertanto, disconosco con forza qualsiasi mia partecipazione in imprese che coltivano tale pratica. Se tra le “numerose cariche” attribuitemi dal dott. De Lucia ci si riferisce al mio ruolo di Amministratore Delegato di Farmauniti, affermo orgogliosamente di essere non solo l’Amministratore Delegato ma anche tra i fondatori di questa importante cooperativa di farmacisti, che conta 1.080 soci in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta e che ha sempre agito nell’esclusivo interesse dei farmacisti soci con l’intento di rafforzare il ruolo e la sostenibilità economica delle farmacie indipendenti.

Attesa la gravità del comportamento tenuto dal dott. De Lucia, lesivo della mia onorabilità, comunico che ho dato incarico al mio legale di diffidarlo dal proseguire oltre in tale pratica, nonché di proporre querela avverso chiunque perseveri in tali condotte diffamatorie.

Mi piacerebbe, di contro, che la disputa elettorale a cui fa riferimento il dott. De Lucia venisse condotta esclusivamente sui contenuti dei programmi elaborati dai singoli candidati e non utilizzando svilenti pratiche diffamatorie, che non mi appartengono e che mi rifiuto di adottare.

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