Convegno a Roma sui tirocini in farmacia. Croce: «Soddisfazione per nuove linee guida»

«La soddisfazione del risultato conseguito rappresenta una risposta concreta alle istanze pervenute dai nostri giovani colleghi preoccupati della situazione generale sul versante dell’occupazione, che in questo particolare momento resta difficile»: così Emilio Croce, Presidente dell’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Roma, ha commentato le nuove linee guida in materia di tirocini approvate dalla Conferenza Stato-Regioni, durante il convegno sul tema organizzato nella capitale, al Nobile Collegio Chimico Farmaceutico. All’appuntamento hanno partecipato anche la Dottoressa Rossana Ugenti, della Direzione generale delle professioni sanitarie e delle risorse umane del Ministero della Salute, il Professor Bruno Botta, Direttore del Dipartimento di Chimica e Tecnologie del Farmaco dell’Università “La Sapienza” di Roma, il Dottor Vincenzo Panella, della Direzione Regionale Lazio Salute e Politiche Sociali, e la Professoressa Lucia Valente, Assessore al Lavoro, Pari Opportunità e Personale della Regione Lazio. Nel documento con le nuove linee guida, di cui FarmaciaVirtuale.it si è già occupata in un precedente articolo, viene chiarito come «non si possano attivare tirocini in favore di professionisti abilitati o qualificati all’esercizio di professioni regolamentate per attività tipiche ovvero riservate alla professione». Un provvedimento a tutela dei farmacisti che escluderebbe quindi i cosiddetti “tirocini extracurriculari”, ossia post-abilitazione, e che andrebbe a sostituire «Le linee guida già approvate dalla Conferenza nella seduta del 24 gennaio 2013», come si legge nel testo stesso. «Un sentito ringraziamento va all’Assessore Regionale al Lavoro Lucia Valente, che ha accolto le istanze avanzate dai nostri Ordini, – ha detto Croce – assumendo l’impegno di portare la questione all’interno della Conferenza delle Regioni che si occupa della materia». Il Presidente dell’Ordine della Provincia di Roma si è poi soffermato sulla questione riguardante l’occupazione. «Basta considerare lo scarto numerico che esiste tra il fabbisogno di farmacisti calcolato dal Ministero della Salute e i laureati che escono ogni anno dalle nostre università per comprendere che anche il nostro settore, in assenza di correttivi, potrebbe rischiare in breve tempo di avere una vera e propria emergenza lavoro con effetti sul servizio farmaceutico. – ha spiegato – Va rilevato che nel corso dei primi tre mesi di quest’anno vi è stato un ridimensionamento del tasso di disoccupazione giovanile. Il tasso, in base ai dati Enpaf, è al di sotto di quello nazionale e si attesta comunque intorno al 7,5%: quindi sono poco più di 7mila i colleghi disoccupati o occupati in maniera “ballerina” su un totale di iscritti che cresce costantemente. Vanno individuate nuove opportunità professionali – ha proseguito Croce – Per questo va allargato il perimetro delle tradizionali competenze, trovando soluzioni idonee per affrontare il fenomeno. Vorremmo fare un piccolo passo per rimuovere certi meccanismi e facilitare l’occupazione e l’Università non si può chiamare fuori. L’Ordine di Roma, insieme agli altri Ordini provinciali del Lazio e in collaborazione con le Università di Roma “La Sapienza” e “Tor Vergata” si sta impegnando al fine di rendere gli anni di studi più adeguati possibili alle istanze di salute che provengono dai cittadini». Croce ha ricordato come l’Università “La Sapienza” abbia già «adottato un nuovo ordinamento, anche sulla base delle richieste che l’Ordine ha fatto pervenire in sede.
Sono significative le novità per l’inserimento e l’ampliamento di insegnamenti innovativi, – ha dichiarato il Presidente – ad esempio la fitoterapia, il management sanitario, la scienza dell’alimentazione, la farmaco-vigilanza, gli elementi di omeopatia, i concetti di veterinaria, le nozioni di primo soccorso, la patologia clinica, la psicologia del lavoro e della comunicazione».