104 sanzioni amministrative per un valore totale di circa 90 mila euro. È questo il bilancio dei carabinieri del Nas di Perugia, in seguito ad una serie di controlli a tappeto effettuati in svariate farmacie ubicate nelle provincie di Terni e Perugia. A darne notizia è lo stesso Nas, il quale rende noto che, durante il ciclo di ispezioni, i militari «hanno ravvisato dispensazioni di farmaci con ricette incomplete, prive di codice fiscale o nominativo paziente, alcune non datate, prive del servizio del medico prescrittore oppure dei dati del medico stesso». In aggiunta a ciò, «in una delle farmacie – spiegano i carabinieri – è stato individuato un magazzino, destinato a deposito di farmaci, di integratori alimentari, di cosmetici, in condizioni inidonee». Operazione che si è conclusa «con la contestazione di 104 violazioni amministrative per una somma complessiva di quasi 90mila euro».

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Lo scorso mese di giugno in un’altra operazione i carabinieri del Nas di Napoli avevano deferito un farmacista per tentata truffa perché trovato a portare fustelle presso uno studio medico. Come riportato da FarmaciaVirtuale.it ai propri lettori, durante il controllo in uno studio associato gestito da tre medici, veniva notato un farmacista titolare di una farmacia che, secondo quanto riferito dai Nas, «consegnava a un’impiegata dello studio medico 39 fustelle di farmaci la cui dispensazione, a carico del Ssn, e con obbligo di ricetta». Tali fustelle, prive di impegnative, «venivano sequestrate dai Carabinieri del NAS che, insospettiti dall’illecito, decidevano di estendere i loro controlli anche alla farmacia».

Qualche giorno prima, diversi nuclei dei carabinieri nel corso di differenti operazioni sequestravano confezioni di morfina, metadone e barbiturici. Anche il Nas di Parma aveva «denunciato in stato di libertà il titolare di una farmacia, situata nella provincia di Piacenza, poiché ha attivato, all’interno dell’attività commerciale, un impianto di video sorveglianza con sistema di registrazione senza la prescritta autorizzazione alla Direzione provinciale del lavoro». Infine, il Nas di Lecce aveva «sequestrato complessivamente 305 fustelle segnaprezzo abbinati a medicinali venduti senza ricetta», all’interno di due farmacie situate nella provincia salentina.

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