L’Enpaf ha aggiornato i contributi previdenziali e assistenziali dovuti ai farmacisti iscritti per l’anno 2019, sulla base dell’adeguamento all’indice Istat-Foi pubblicato in data 16 gennaio. Per l’anno in corso, quindi, il contributo intero da versare sarà pari (assistenza e maternità incluse) a 4.559,00 euro, quello doppio a 9.077,00, quello triplo a 13.595,00. Previste inoltre riduzioni del 33,33%, del 50% e del 85%, nonché contributi di solidarietà al 3% (dipendenti) e all’1% (disoccupati). Nello specifico, il contributo dovuto per le riduzioni del 33,33%, anch’esso inclusivo di assistenza e maternità, è pari a 3.053,00 euro, quello per le riduzioni del 50% pari a 2.300,00, per le riduzioni del 85% pari a 719,00. Infine, il contributo di solidarietà al 3%, per i farmacisti dipendenti è di 177,00 euro, mentre, il contributo di solidarietà all’1% per i farmacisti disoccupati è di 86,00 euro. Oltre a ciò, è previsto un contributo associativo una tantum di 52,00 euro, non dovuto ai farmacisti neo iscritti che chiedono di versare il contributo di solidarietà.
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Per l’occasione l’Enpaf specifica in una nota che «anche per l’anno 2019, i contributi di previdenza, assistenza e maternità verranno integralmente riscossi tramite bollettini bancari emessi dalla Banca Popolare di Sondrio», ripartiti in tre rate con scadenza 30 aprile 2019, 31 maggio 2019 e 31 luglio 2019. Inoltre, l’ente sottolinea che «gli iscritti che non abbiano provveduto al pagamento del contributo 2018 tramite bollettino bancario riceveranno una cartella esattoriale con la quale verrà riscosso il contributo per l’anno 2018 non pagato, le sanzioni civili correlate all’inadempimento contributivo ed il contributo per l’anno 2019». I farmacisti oggetto dell’aggiornamento della posizione contributiva avvenuta d’ufficio «riceveranno una cartella esattoriale comprensiva dei contributi omessi, delle relative sanzioni civili nonché del contributo per l’anno 2019».
Con riferimento invece ai farmacisti neo iscritti nell’anno 2017, che hanno presentato domanda di riduzione nei termini stabiliti, ma per i quali non è stato emesso il bollettino Mav aggiornato per il pagamento spontaneo, essi «riceveranno su una cartella esattoriale sia i contributi, non pagati, per gli anni 2017 e 2018, sia il contributo dovuto per l’anno 2019, senza applicazione di interessi o sanzioni».
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