Il documento è stato approvato in Conferenza Stato-Regioni nella seduta del 26 settembre 2022 in via informale e, formalmente, il 30 novembre 2022. È disponibile dal 2 febbraio 2023 sul portale del ministero della Salute. Secondo quanto riferito dallo stesso Dicastero, il piano «fa seguito al precedente Pncar 2017-2020, prorogato fino al dicembre 2021, e nasce con l’obiettivo di fornire al Paese le linee strategiche e le indicazioni operative per affrontare l’emergenza dell’antibiotico-resistenza (Abr) nei prossimi anni, seguendo un approccio multidisciplinare e una visione One Health, promuovendo un costante confronto in ambito internazionale e facendo al contempo tesoro dei successi e delle criticità del precedente piano nazionale».

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Amr fattore di maggiore rilevanza

L’Aifa ha ricordato che «la resistenza agli antimicrobici (Amr), di cui l’antibiotico-resistenza rappresenta certamente il fattore di maggiore rilevanza, è un fenomeno che avviene naturalmente nei microrganismi, come forma di adattamento all’ambiente, ed è dovuto alla capacità di questi ultimi di mutare e acquisire la capacità di resistere a molecole potenzialmente in grado di ucciderli o arrestarne la crescita. A causa dell’enorme pressione selettiva esercitata da un uso eccessivo e spesso improprio degli antibiotici in ambito umano, veterinario e zootecnico, nel tempo questo fenomeno ha assunto i caratteri di una delle principali emergenze sanitarie globali».

Infezioni causate da batteri resistenti agli antibiotici

Come riferito dall’Aifa, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) ha stimato che il numero di infezioni causate da batteri resistenti agli antibiotici nell’Ue/See è stato di 685.433 nel 2016, 865.767 nel 2019 e 801.517 nel 2020. L’Aifa ha specificato che «queste infezioni hanno determinato un numero annuo stimato di decessi attribuibili, che è aumentato da 30.730 nel 2016 a 38.710 nel 2019, con una lieve diminuzione nel 2020 (35.813 decessi)». Ciò nonostante «l’impatto dell’Abr non si limita alla sola mortalità, includendo anche ricoveri prolungati, ritardi nella somministrazione di terapie o nell’effettuazione di interventi, un aumento delle infezioni postchirurgiche e/o post-chemioterapia, a causa dell’inefficacia dei protocolli di profilassi comunemente impiegati».

L’impatto sul settore veterinario

Non è escluso l’interesse del settore veterinario, secondo cui l’Aifa riferisce che «l’Abr, oltre a comportare un aumento del potenziale rischio sanitario per i professionisti e proprietari degli animali, può essere responsabile della riduzione sia dell’efficienza degli allevamenti sia delle produzioni». Dunque, alla luce di quanto evidenziato «per preservare il valore degli antibiotici e tutelare la salute delle persone, degli animali e dell’ambiente, è fondamentale che, non solo gli operatori sanitari e le istituzioni, ma anche i cittadini prendano piena coscienza della portata di questo fenomeno: solo collaborando si può sperare di porre un freno allo sviluppo e alla diffusione della resistenza agli antibiotici».

Le recenti iniziative Aifa per il contrasto Amr

È utile ricordare che lo scorso gennaio l’Aifa ha presentato le più recenti iniziative in materia di antibiotico-resistenza in Italia, compresa la presentazione di due volumi dedicati. Dopo le raccomandazioni per la medicina generale e ospedaliera sulle infezioni resistenti, l’Aifa ha pubblicato il “Manuale antibiotici AWaRe”, edizione italiana del volume presentato dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) a dicembre 2022 (“The Who AWaRe Antibiotic Book”). Inoltre, come aveva evidenziato l’Agenzia, «dalle raccomandazioni globali dell’Oms sono state inoltre selezionate, calibrate e adattate al contesto epidemiologico e alla disponibilità dei farmaci in Italia le dieci sindromi di più facile osservazione nell’adulto e nel bambino». Ciò dando vita a due differenti tomi: «I contenuti sono confluiti in due pubblicazioni “Trattamento delle infezioni batteriche comunitarie più frequenti nell’adulto/nel bambino secondo i princìpi del The Who AWaRe Antibiotic Book” (presto disponibili) e saranno liberamente accessibili sul sito dell’Agenzia, anche tramite App».

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