consegna farmaci a domicilioUn numero telefonico unico nazionale al quale i pazienti in particolari situazioni di fragilità potranno richiedere la consegna gratuita a domicilio dei medicinali. È il nuovo progetto targato Federfarma, che punta a dare un segnale concreto nell’ottica della tanto discussa “farmacia dei servizi”. L’iniziativa era stata approvata dall’assemblea nazionale del sindacato un paio di mesi fa e si sta ora entrando nelle fasi operative, accompagnate dalla diffusione di una circolare alle associazioni territoriali che dovranno sollecitare le adesioni tra le farmacie di tutta la penisola. «Stiamo valutando come far pervenire le richieste dal numero unico a livello nazionale, che avrà la regia, alle associazioni provinciali, che a loro volta le orienteranno alla farmacia più vicina al cittadino che ha fatto richiesta», spiega a FarmaciaVirtuale.it Michele Di Iorio, presidente di Federfarma Campania e membro del Consiglio di presidenza del sindacato nazionale. «Per soddisfare le reali esigenze, non i capricci – ci tiene però a precisare Di Iorio –; un servizio e una valorizzazione della capillarità della rete di farmacie, non una subalternità di queste ultime». Il progetto è infatti pensato per precise tipologie di utenti, per le quali andare in farmacia a prendere i farmaci potrebbe rappresentare un’oggettiva difficoltà, quali anziani con più di 75 anni, disabili, persone con problemi motori. «Stiamo valutando anche a quali medicinali estendere il servizio», aggiunge il presidente di Federfarma Campania, a sottolineare che lo spirito dell’iniziativa non è velleitario, ma di dare risposta e aiuto a chi si trova in una situazione di concreta necessità, non senza una punta di polemica nei confronti di quei servizi commerciali di consegna a domicilio dei farmaci che il sindacato ha in più occasioni contestato. «Le farmacie, se vorranno – prosegue –, saranno ovviamente libere di offrire o continuare a fornire in autonomia altri servizi».
Il progetto è tutt’altro che immediato da tradurre in pratica, come precisa Di Iorio: «Non è una cosa semplice l’attivazione di un numero nazionale e organizzare lo smistamento delle richieste tra 17mila farmacie». Come mai allora questa scelta del sindacato, e non ci potrebbe essere un rischio, se la consegna a domicilio non venisse effettuata opportunamente, di ledere l’immagine della farmacia e di allontanare il paziente da essa? Di Iorio si dice sicuro della bontà dell’iniziativa e che non ci siano pericoli in tal senso: «A Federfarma interessa che il cittadino entri in farmacia, perché solo con l’ingresso fisico in farmacia si può rendere conto della professionalità ed efficienza di quest’ultima. Abbiamo però preso atto delle iniziative di tipo commerciale, e non volontaristico, che forniscono servizi a pagamento per il cittadino. È bene dunque che Federfarma attivi un’iniziativa istituzionale che a chi ha diritto, perché in disagio anagrafico o patologico, fornisca gratuitamente questo servizio, senza andare in contrasto con l’interesse primario del sindacato di far entrare i pazienti in farmacia. Sarà un sistema gratuito ed estremamente mirato». Il cronoprogramma prevede che tra fine agosto e inizio settembre potrebbe già essere delineato tutto il progetto; «ci siamo dati i compiti delle vacanze», scherza Di Iorio, che spiega che il direttivo di Federfarma è già a lavoro per studiare anche una campagna di comunicazione che dia massima diffusione al progetto, che partirà entro fine anno.

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