
Il progetto è tutt’altro che immediato da tradurre in pratica, come precisa Di Iorio: «Non è una cosa semplice l’attivazione di un numero nazionale e organizzare lo smistamento delle richieste tra 17mila farmacie». Come mai allora questa scelta del sindacato, e non ci potrebbe essere un rischio, se la consegna a domicilio non venisse effettuata opportunamente, di ledere l’immagine della farmacia e di allontanare il paziente da essa? Di Iorio si dice sicuro della bontà dell’iniziativa e che non ci siano pericoli in tal senso: «A Federfarma interessa che il cittadino entri in farmacia, perché solo con l’ingresso fisico in farmacia si può rendere conto della professionalità ed efficienza di quest’ultima. Abbiamo però preso atto delle iniziative di tipo commerciale, e non volontaristico, che forniscono servizi a pagamento per il cittadino. È bene dunque che Federfarma attivi un’iniziativa istituzionale che a chi ha diritto, perché in disagio anagrafico o patologico, fornisca gratuitamente questo servizio, senza andare in contrasto con l’interesse primario del sindacato di far entrare i pazienti in farmacia. Sarà un sistema gratuito ed estremamente mirato». Il cronoprogramma prevede che tra fine agosto e inizio settembre potrebbe già essere delineato tutto il progetto; «ci siamo dati i compiti delle vacanze», scherza Di Iorio, che spiega che il direttivo di Federfarma è già a lavoro per studiare anche una campagna di comunicazione che dia massima diffusione al progetto, che partirà entro fine anno.
[Non perdere le novità di settore: iscriviti alla newsletter di FarmaciaVirtuale.it. Apri questo link]
Non perdere gli aggiornamenti sul mondo della farmacia
Riceverai le novità sui principali fatti di attualità.
Puoi annullare l'iscrizione con un click. Non condivideremo mai il tuo indirizzo email con terzi. 
			


