concorso straordinario lazioIl concorso straordinario Lazio, per l’assegnazione di nuove farmacie nel territorio della regione, prosegue il proprio iter. A confermarlo è una nota pubblicata dalla stessa amministrazione nella quale si sottolinea che «procede la firma delle determinazioni da parte della Direzione regionale sanità, relative alle assegnazioni di nuove sedi farmaceutiche. Oggi sono state assegnate dodici nuove sedi: sette a Roma, due a Fiumicino, una a Nettuno e una a Fiano Romano. Nei prossimi giorni è prevista la firma di nuove sedi in base all’elenco degli assegnatari». Alla fine dello scorso mese di dicembre, come riportato ai propri lettori da FarmaciaVirtuale.it, la trasmissione “Mix 24” di Gianni Minoli, su Radio 24, aveva affrontato la questione intervistando Basilio Perugini, uno dei farmacisti risultati vincitori, e Vincenzo Panella, della direzione regionale Salute e politiche sociali. Il primo aveva denunciato il fatto che «a quattro anni dal decreto Cresci Italia, finora sono state assegnate solo 63 sedi, le altre oltre 200 sono congelate. La Regione ha 274 sedi da assegnare. La graduatoria è stata pubblicata però solo nel mese di dicembre del 2015, e a maggio del 2016 sono state assegnate le sedi. Il problema è che manca ancora l’atto amministrativo necessario per ufficializzare tali assegnazioni». Ciò soprattutto a causa, aveva aggiunto Perugini, di un ricorso al Tar presentato in merito alle sedi messe a concorso nella provincia di Latina. Panella aveva risposto che il congelamento «non dipende dalla Regione. Sono i farmacisti stessi i responsabili della situazione nella quale si sono infilati. Su questo concorso grava una serie di ricorsi promossi da associazioni di farmacisti titolari per stabilire quale sia l’organo deputato ad individuare la pianta organica. Quindi non sappiamo se la graduatoria verrà confermata oppure no dai Tar, nell’ordine in cui è stata adottata dalla Regione». Perciò, aveva avvisato, «anche se si dovesse procedere, la graduatoria è comunque gravata dai ricorsi. Noi comunque procederemo con le assegnazioni, ma lo faremo con riserva».
In pratica, dunque, l’iter va avanti, ma sullo stesso potrebbe non essere ancora stata pronunciata l’ultima parola giudiziaria.

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