amazon farmaco generico«Amazon ha effettuato alcuni colloqui preliminari con i produttori di farmaci generici». A riferirlo è l’emittente americana CNBC, che cita alcune fonti a conoscenza della questione, che tuttavia hanno preferito mantenere l’anonimato dal momento che la questione non è di dominio pubblico. A sedersi al tavolo con i responsabili del colosso dell’e-commerce sarebbero stati i responsabili di importanti gruppi: vengono citati infatti Mylan e l’unità di Novartis, Sandoz. La CNBC ha tuttavia specificato che «gli obiettivi di tali incontri non sono ancora chiari, secondo quanto riferito dalle nostre fonti». Ciò nonostante, la reazione dei mercati non si è fatta attendere: le azioni di Mylan quotate in Borsa a New York hanno guadagnato il 2,5% nel trading after-hours (prima dell’apertura). Alcune conferme sono arrivate d’altra parte dalla banca d’investimenti specializzata nel settore sanitario Leerink, che in una nota agli investitori ha fatto sapere che Peter Goldschmidt, dirigente di Sandoz, avrebbe effettivamente incontrato nel corso di un evento di biopharma alcuni emissari di Amazon. La vicenda si tinge in qualche modo di giallo, poiché nei giorni scorsi si sono rincorse voci diametralmente opposte sul conto di Amazon. Dapprima è stata infatti diffusa la notizia dell’ottenimento da parte del gruppo, in numerosi Stati federali americani, delle autorizzazioni necessarie per la distribuzione di farmaci. Tuttavia, poche settimane dopo, è stata diffusa una precisazione, che vorrebbe Amazon pronta ad utilizzare le stesse autorizzazioni solo per la vendita di prodotti sanitari ma non di medicinali soggetti ad obbligo di prescrizione (almeno in un primo momento). La CNBC ritiene in ogni caso che, benché nulla sia ufficiale, l’azienda sarebbe pronta ad entrare nel mercato dei farmaci, «anche se non si sa se come grossista, business-to-business o retailer di generici». «Una simile mossa – ha sottolineato l’agenzia Il Sole 24 Ore Radiocor Plus – potrebbe rivoluzionare uno spazio dominato attualmente dai distributori McKesson, AmerisourceBergen e Cardinal Health». Cnbc cita però recenti dichiarazioni di Stefano Pessina, amministratore delegato di Walgreens Boots Alliance, secondo il quale una mossa simile da parte di Amazon si scontrerebbe con ostacoli dal punto di vista Antitrust: “Credo che non metteranno piede in un’industria così complicata come la nostra”».

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