L’intelligenza artificiale sta trovando applicazione in diversi ambiti, tra cui quello farmaceutico. Uno studio pubblicato il 16 gennaio 2024 sulla rivista scientifica Cureus, ha esaminato l’efficacia dell’impiego di ChatGpt nel contesto della telefarmacia. Si tratta di un modello di erogazione dei servizi che utilizza la tecnologia delle telecomunicazioni per fornire assistenza a distanza, particolarmente utile in aree dove l’accesso diretto a una farmacia è limitato o inesistente. La ricerca ha avuto come obiettivo principale di valutare l’interazione di ChatGpt con gli utenti, la sua aderenza alle istruzioni ricevute e la capacità di simulare il ruolo di farmacista durante la gestione di domande in scenari realistici.

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Modelli usati per le conversazioni

Il metodo di studio ha previsto l’utilizzo di due versioni del software, ChatGpt 3.5 e 4.0, sviluppate da Openai, ciascuna sottoposta a due prove indipendenti. Il chatbot è stato istruito per agire come un farmacista e rispondere alle domande dei pazienti, seguito da un set di 20 domande di valutazione. Successivamente, a ChatGpt è stato chiesto di interrompere la simulazione, fornire un feedback e elencare le fonti di informazione farmacologica utilizzate.

Analisi delle prestazioni di ChatGpt nella simulazione

I ricercatori hanno osservato che le risposte fornite da ChatGpt sono state valutate in termini di accuratezza, precisione e chiarezza, utilizzando una scala Likert a 4 punti. I risultati hanno mostrato che ChatGpt è stato in grado di seguire istruzioni dettagliate, interpretare il ruolo di farmacista e gestire in modo appropriato tutte le domande poste. Il chatbot implementato ha dimostrato di comprendere i dettagli dei casi presentati, riconoscere i nomi generici e commerciali dei farmaci, identificare effetti collaterali, interazioni, requisiti di prescrizione e precauzioni, e di fornire istruzioni dettagliate riguardo l’amministrazione, il dosaggio, la conservazione e lo smaltimento dei farmaci. I punteggi medi complessivi ottenuti sono stati di 3,425 (0,712) per ChatGpt 3.5 e di 3,7 (0,61) per ChatGpt 4.0. La distribuzione dei punteggi non ha mostrato differenze significative (P>0,05). Nessuna delle risposte è stata considerata dannosa o completamente o prevalentemente errata, e la maggior parte delle detrazioni di punti dalla scala di Likert è stata attribuita ad altri fattori come indecisione, aggiunta di informazioni non pertinenti, omissione di alcune considerazioni o parziale mancanza di chiarezza.

Potenzialità e limiti dell’uso di ChatGpt nella telefarmacia

Nonostante le prestazioni generalmente positive, i ricercatori si sono imbattuti in alcune limitazioni emerse. ChatGpt 4.0 ha mostrato prestazioni superiori, più coerenza e migliore aderenza al ruolo, oltre alla capacità di segnalare diverse fonti di informazione affidabili. Ciò nonostante, la versione 4.0 permetteva l’inserimento di soli 40 quesiti ogni tre ore e forniva un feedback inaccurato riguardo al numero di pazienti valutati. Al contrario, la versione 3.5 consentiva un numero illimitato di input, ma non era in grado di fornire feedback. Dunque, alla luce di quanto evidenziato nello studio, l’integrazione di ChatGpt nel settore della telefarmacia mostra un potenziale promettente. Tuttavia, per garantire un funzionamento efficace, è necessario superare alcune criticità legata per lo più a un ulteriore sviluppo tecnologico e a una valutazione approfondita delle capacità di tali strumenti prima del loro impiego effettivo nella pratica quotidiana.

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