d ambrosio lettieriIl senatore Luigi d’Ambrosio Lettieri ha depositato un’interrogazione al ministro della Salute, il 15 settembre 2016, in materia di celiachia. Quest’ultima, ha ricordato il parlamentare, «è un’intolleranza permanente al glutine (sostanza proteica presente nell’avena, nel farro, nel frumento, nell’orzo, nella segale, nel kamut, nella spelta e nel triticale) che si cura tramite l’esclusione dalla dieta alimentare di tutti i prodotti che contengono glutine, per esempio pane, pasta, biscotti, pizza. Si stima che in Puglia vivano più di 10.000 cittadini affetti da celiachia». Si tratta dunque di «una malattia sociale». «I cittadini pugliesi ai quali è stato certificato il morbo celiaco – prosegue d’Ambrosio Lettieri – possono fruire, tramite le Asl, di buoni mensili cartacei frazionati in 4 rate di uguale importo per l’acquisto dei prodotti senza glutine. I limiti di spesa per l’erogazione dei prodotti senza glutine ai soggetti malati di celiachia è stato aumentato a 110 euro mensili per le donne, mentre quello per gli uomini ammonta a 140 euro». Ebbene, «le modalità di riscossione delle erogazioni destinate ai celiaci previste dalle normative emanate dalla Regione Puglia non consentono il frazionamento dei buoni cartacei e obbligano, quindi, gli utenti a spendere l’intero importo del buono in un unico punto vendita e in un’unica soluzione». Per evitare tale problema alcune regioni hanno introdotto una tessera elettronica: tale scelta, se adottata anche in Puglia, secondo il senatore «consentirebbe di risparmiare risorse e offrire ai cittadini che ne hanno necessità un servizio più efficiente e migliore. La Regione è già dotata del sistema “Edotto” (sistema informativo sanitario della Regione) in esercizio dal 2012, che consentirebbe l’attivazione di un processo informatizzato in grado di offrire ai pazienti l’utilizzo delle erogazioni tramite carte magnetiche che garantirebbero la possibilità di acquistare i prodotti in maniera frazionata (a seconda della necessità) e di conoscere il credito ancora disponibile». Pertanto il parlamentare ha chiesto al ministero «quale sia il numero dei cittadini italiani affetti da celiachia e, in particolare, il numero di quelli residenti in Puglia, quante e quali Regioni abbiano attivato definitivamente procedure informatizzate per l’erogazione dei buoni, e se e quali iniziative il governo intenda porre in essere al fine di promuovere, anche in Puglia, e nelle regioni che ancora ne sono sprovviste, un sistema informatizzato di distribuzione degli stessi buoni riservati ai pazienti celiaci». Ancora, all’esecutivo è stato chiesto «quante e quali Regioni abbiano modificato i tetti massimi di spesa per l’erogazione dei prodotti senza glutine, e quali iniziative si intenda promuovere al fine di verificare la congruità dell’ammontare dei buoni erogati ai cittadini pugliesi affetti da celiachia, valutando anche la differenziazione fra uomini e donne».

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