Il consiglio di amministrazione dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), riunitosi il 29 gennaio 2025, ha deliberato la riammissione alla rimborsabilità, sul territorio nazionale, di Baqsimi (glucagone spray nasale), farmaco indicato per il trattamento dell’ipoglicemia severa in pazienti adulti e pediatrici affetti da diabete mellito. Tra le terapie che saranno rimborsate dal Servizio sanitario nazionale (Ssn), anche un antitumorale per il carcinoma prostatico metastatico (Pluvicto), un medicinale per l’osteoporosi nelle donne in post-menopausa (Eladynos) e due farmaci per il trattamento del diabete mellito (Mounjaro e Awiqli).

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Pluvicto e Eladynos, opzioni terapeutiche per tumore alla prostata e osteoporosi

Pluvicto (Lutezio (177lu) Vipivotide Tetraxetan) è un radiofarmaco somministrato per via endovenosa in ambito ospedaliero, indicato per il trattamento di pazienti adulti con carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione. Si tratta di una terapia di precisione che unisce un radioisotopo a una molecola capace di individuare e legarsi a un recettore espresso sulle cellule tumorali. Il farmaco, ora rimborsabile dal Ssn, è un’opzione terapeutica per il tumore alla prostata, tra i più diffusi a livello globale. Eladynos (abaloparatide), invece, è un farmaco in soluzione iniettabile per uso sottocutaneo, indicato per l’osteoporosi nelle donne in post-menopausa ad aumentato rischio di frattura.

Approvate anche estensioni terapeutiche e rinegoziazioni di prezzo

Nel complesso, il Cda ha approvato l’ammissione alla rimborsabilità da parte del Ssn di 13 farmaci, tra cui medicinali orfani per malattie rare (1), medicinali di origine chimica (3), farmaci generici (2), estensioni delle indicazioni terapeutiche (6 farmaci per 12 indicazioni) e biosimilari (1). Le estensioni terapeutiche riguardano principalmente l’area delle malattie oncologiche e interessano i farmaci Jemperli (ostarlimab), Keytruda (pembrolizumab), Opdivo (nivolumab), Trodelvy (sacituzumab govitecan) e Xalkori (crizotinib). Sono state inoltre approvate 16 rinegoziazioni di prezzo, che nella maggior parte dei casi hanno comportato una riduzione, mentre piccoli incrementi sono stati decisi per i medicinali a rischio carenza.

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