La Regione Campania ha inviato alle Asl e ai Nas delle province del territorio, la richiesta di avviare con urgenza delle attività di verifica sull’effettiva situazione di carenza dei farmaci. «Al fine di mettere in essere ogni azione necessaria in merito alla grave situazione delle carenze di farmaci sul territorio nazionale – scrive la Giunta regionale in una nota – si invitano gli enti preposti alle attività ispettive a verificare se i soggetti autorizzati alla distribuzione all’ingrosso degli stessi sul territorio regionale, ai sensi della legge n. 219/2006 e successive modificazioni e integrazioni, siano approvvigionati e/o abbiano attuato un piano di approvvigionamento con le aziende produttrici dei farmaci considerati “carenti”, presenti nella lista redatta a cura dell’Aifa, con particolare attenzione anche a quei farmaci che, seppur non inseriti nella suddetta lista, sono attualmente oggetto di una forte attenzione mediatica».

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Ispezioni specifiche su allocazione farmaci

La Regione ha inoltre richiesto di procedere con ispezioni sulla destinazione dei farmaci carenti per verificare che non siano stati sottratti dal mercato campano per essere venduti al di fuori della regione. La nota prosegue infatti, richiedendo «nell’ambito delle rispettive competenze in tema di vigilanza, di verificare in special modo se i farmaci carenti siano stati “sottratti” al mercato regionale per essere allocati sul mercato estero o, in ogni caso, al di fuori della Regione Campania. La descritta attività ispettiva dovrà coinvolgere anche gli esercizi commerciali autorizzati ai sensi del d.l. n. 223/2006 conv. dalla l. n. 248/2006, c.dd. le parafarmacie e le farmacie che effettuino vendita online di farmaci Sop/Otc».

Le raccomandazioni a prescrittori e farmacisti

Quale ulteriore intervento, la Regione si rivolge ai medici prescrittori invitandoli a specificare nelle ricette i principi attivi, così da provare a reperire gli equivalenti in caso di carenze. «S’invitano i Mmg/Pls, per il tramite delle AA.SS.LL. e i medici prescrittori tutti, a favorire nelle proprie prescrizioni l’indicazione del principio attivo, in quanto spesso la carenza del farmaco è relativa a una specialità medicinale e non ai rispettivi farmaci equivalenti. Nella stessa misura i medici prescrittori, nell’ottica di una maggior efficienza delle attività, laddove riscontrassero realmente una carenza del principio attivo, sono invitati a indicare dei principi attivi all’interno delle classi farmaceutiche omogenee utili alla cura del paziente, così da garantirne la continuità delle cure». Alle farmacie, invece, la Regione Campania chiede di agire in modo da contrastare i fenomeni di accaparramento da parte degli utenti.

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