La carenza di farmaci continua a creare disagi a pazienti e farmacie. Il problema è stato ampiamente segnalato dagli operatori sanitari e vari farmaci sono stati sottratti all’export per non intaccare le disponibilità sul territorio italiano.

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Ma il problema persiste al punto che i rappresentanti del settore farmaceutico ne hanno discusso con le istituzioni nel corso di una videoconferenza. «Il 10 gennaio 2023 – riferisce in una nota Farmacieunite – rappresentanti del Governo, del ministero della Salute, dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), delle organizzazioni sindacali di settore, dei rappresentanti delle regioni, ne hanno discusso in una videoconferenza convocata appositamente per cercare di gestire la situazione attuale». Il numero dei medicinali carenti, infatti, è ancora elevato e riguarda spesso anche farmaci di uso comune e stagionali.

L’esperienza diretta della farmacia

Testimone delle difficoltà che stanno affrontando le farmacie, Maurizio Giacomazzi, segretario del sindacato nazionale Farmacieunite, ha raccontato la propria esperienza durante la videoconferenza. «La diffusa mancanza di farmaci – ha dichiarato il farmacista – purtroppo continua non solo in ambito locale ma in tutto il territorio nazionale, ci sono carenze trasversali che interessano anche i medicinali più utilizzati come l’ibuprofene e altri. Io stesso ne ho avuto conferma con gli ultimi ordini effettuati per la mia farmacia, dove riscontro che la maggioranza di quelli che intendo ordinare non sono disponibili». Alle parti convocate Giacomazzi ha elencato una lunga lista di farmaci attualmente non reperibili. Poco tempo fa, del resto, gli stessi distributori intermedi avevano a loro volta segnalato con preoccupazione carenze da parte dei produttori, in difficoltà a causa della mancanza di diverse materie prime necessarie per la formulazione e i confezionamenti dei prodotti.

La proposta di Farmacieunite

Per arginare parzialmente il problema, Farmacieunite ha proposto di introdurre un alert per il medico prescrittore, in presenza del quale indicare un farmaco sostituivo sulla ricetta. «Un alert – ha spiegato Giacomazzi – che indichi ai medici prescrittori la criticità del medicinale richiesto in modo tale che questi possano indicare, di conseguenza, nelle ricette dei pazienti, farmaci alternativi. Questo già avviene in vari gestionali nel momento in cui si procede all’ordine, quindi perché non utilizzare lo stesso metodo anche per il medico? Qualora lo stesso ravvisi la criticità, o l’assenza del medicinale da prescrivere, può indicarne uno o più alternativi in quanto anche gli equivalenti non sempre sono disponibili. È una proposta che guarda in primis alle necessità dei pazienti e permetterebbe al farmacista professionista di fornire il farmaco all’utente nel più breve tempo possibile».

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