Negli ultimi dodici mesi le farmacie hanno affrontato alti livelli di carenze, con il 61% dei paesi che riportano una situazione invariata rispetto all’anno precedente, che già aveva mostrato un picco eccezionalmente elevato. È quanto emerso in un report del Pgeu pubblicato il 29 gennaio 2025. Il sondaggio ha evidenziato una tendenza preoccupante: il tempo che i farmacisti dedicano alla gestione delle carenze continua ad aumentare, con i farmacisti europei che trascorrono molte ore alla settimana per affrontare il problema. L’impegno ha distolto risorse da altri servizi sanitari essenziali, ma il ruolo dei farmacisti è stato fondamentale per garantire che i pazienti abbiano ricevuto comunque le cure necessarie. Gli sforzi dei farmacisti per mitigare l’impatto delle carenze hanno riguardato il consiglio ai pazienti sulle alternative disponibili in commercio, l’approvvigionamento e il procuro dei medicinali alternativi, e il contatto diretto con i medici per identificare le opzioni terapeutiche alternative più adatte.
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11 ore a settimana per la gestione delle carenze
Quanto al consumo settimanale delle risorse per la gestione delle carenze da parte dei farmacisti, il sondaggio ha rilevato che nel 2024 i farmacisti in Europa hanno dedicato in media circa 11 ore alla settimana per gestire le carenze di medicinali. Secondo il Pgeu è stato aumento significativo rispetto agli anni precedenti, nonché il valore più alto registrato da quando l’indagine è stata avviata nel 2013, pari al triplo del tempo impiegato dai farmacisti per affrontare le carenze rispetto a dieci anni fa. L’impegno richiesto per far fronte alla problematica, dunque, continua a crescere, sottraendo tempo prezioso ad altre attività e servizi svolti in farmacia. Tuttavia, lo sforzo dei farmacisti è indispensabile per garantire che i pazienti ricevano le cure necessarie e assicurare l’aderenza terapeutica, grazie anche alla ricerca di alternative disponibili in commercio, il consiglio ai pazienti, e la collaborazione con i medici prescrittori.
Valorizzazione dell’expertise dei farmacisti
Come emerso nel report del Pgeu – disponibile in basso nella sezione “Documenti allegati” –, nel 2024, un terzo dei paesi europei ha emanato leggi che concedono ai farmacisti maggiore flessibilità per contrastare le carenze di medicinali. Le funzioni aggiuntive riguardavano la possibilità di adattare dosaggi e formulazioni, preparare medicinali galenici, e effettuare cambi delle terapie. Nella fotografia del Pgeu il 20% dei paesi sta sviluppando attivamente iniziative legislative per estendere ulteriormente le responsabilità dei farmacisti, e dare modo loro di gestire le carenze in modo più efficace e ampliando il loro ambito di pratica.
Adottare misure urgenti e ambiziose
Per affrontare efficacemente il crescente problema delle carenze di medicinali in Europa, la Pgeu ha invitat i decisori politici ad adottare misure urgenti e ambiziose. In particolare, garantire la disponibilità dando priorità alle esigenze dei pazienti nello sviluppo di leggi nazionali e strategie aziendali, ampliare le competenze professionali dei farmacisti, stimolando la preparazione galenica e consentendo la sostituzione con alternative appropriate, sviluppare sistemi di governance efficaci, con una stretta collaborazione tra Stati membri Ue, Ema e stakeholder della filiera per migliorare segnalazione, monitoraggio e comunicazione, migliorare la comunicazione, assicurando maggiore trasparenza e disponibilità dei dati sulle carenze, compensare l’impatto finanziario, riconoscendo e valorizzando l’investimento di risorse e tempo da parte dei farmacisti per gestire le carenze.
Fitzell (presidente Pgeu): «Situazione inaccettabile per pazienti, farmacisti e medici»
Clare Fitzell, presidente Pgeu, ha dichiarato che la situazione ha raggiunto «uno stato inaccettabile per pazienti, farmacisti e medici». Secondo Fitzell «le carenze non stanno peggiorando, ma nemmeno si stanno risolvendo. Dietro ogni carenza di farmaci c’è un paziente ansioso e il suo diligente farmacista che cerca alternative e soluzioni. Alcuni paesi hanno facilitato i farmacisti attraverso il loro quadro giuridico per trovare una gamma più ampia di soluzioni per i pazienti, come la sostituzione generica e la sostituzione terapeutica, che fornisce una soluzione più tempestiva per i pazienti e sfrutta le competenze del farmacista. Questa è una delle importanti misure che abbiamo proposto per considerazione nella nostra ultima posizione sulle misure proattive per affrontare le carenze di medicinali».
Fornire ai farmacisti gli strumenti necessari
Fitzell ha poi accolto con favore le iniziative politiche in corso e ha esortato i paesi ad accelerare la loro attuazione: «I farmacisti possono fare molto di più se vengono forniti loro gli strumenti, le opportunità e le risorse necessarie. Ciò richiede una maggiore trasparenza e condivisione delle informazioni lungo la catena di approvvigionamento, robusti meccanismi di segnalazione, maggiori competenze professionali e misure finanziarie per compensare l’impatto economico sulle farmacie. Le iniziative in corso a livello Ue rappresentano un’opportunità fondamentale per rafforzare la resilienza della catena di approvvigionamento dei farmaci. Esortiamo le istituzioni e le agenzie europee a far avanzare rapidamente politiche che garantiscano una fornitura sicura e affidabile di medicinali per tutti i cittadini europei. Non vediamo l’ora di progressi sulla riforma della legislazione farmaceutica generale dell’Ue, sul lavoro dell’Agenzia europea per i medicinali e sull’adozione della legge sui medicinali critici».
Documenti allegati
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