«La regola numero uno è di seguire sempre le indicazioni del medico curante e non variare mai autonomamente la terapia prescritta. La compliance, in italiano “aderenza alla terapia”, si traduce in una delle principali indicazioni fornite dai farmacisti durante l’estate. Un esempio molto frequente riguarda la terapia ipertensiva che, a seconda delle temperature stagionali, può essere modificata solo dallo specialista tenendo in considerazione tutta una serie di valutazioni legate al singolo paziente». È in sintesi quanto evidenziato da Federfarma Verona, la quale ha reso disponibili diversi consigli per l’utenza, in materia di conservazione dei farmaci e aderenza alla terapia.
[Se non vuoi perdere tutte le novità iscriviti gratis alla newsletter di FarmaciaVirtuale.it. Arriva nella tua casella email alle 7 del mattino. Apri questo link]
I consigli da adottare sia a casa che in vacanza
Elena Vecchioni, presidente di Federfarma Verona, ha ricordato che «sia a casa che in vacanza ci si deve scrupolosamente attenere alla prescrizione medica a tutela della propria salute. Sono assolutamente vietati aggiustamenti personali e se venisse il minimo dubbio il consiglio è di rivolgersi al proprio medico di medicina generale o al farmacista. Mai affidarsi a Internet come purtroppo molti fanno senza rendersi conto del pericolo a cui vanno incontro». Con riferimento alle temperature alte, Vecchioni ha sottolineato che bisogna «tenere conto che i farmaci devono essere conservati correttamente affinché siano efficaci. Controllare la data di scadenza è giusto, ma non sufficiente perché bastano pochi giorni a temperature maggiori di 25°C per limitare la validità di molti farmaci». Inoltre, «se la temperatura di conservazione è specificatamente indicata nel foglietto illustrativo, non rispettarla può addirittura rendere dannosi per la salute alcuni medicinali come antibiotici, farmaci adrenergici – usati nella cura di patologie cardiache, asma, allergie –, insulina, analgesici, sedativi, antiepilettici, anticoagulanti. Di contro, non si creda che la panacea arrivi dal frigorifero perché molti farmaci non tollerano le basse temperature».
Le possibili alterazioni del farmaco
La presidente di Federfarma Verona ha infine ribadito che «se si nota una qualsiasi alterazione del farmaco (colore, sapore, consistenza, presenza di particelle solide in sospensione o sul fondo) ci si deve allertare e portare la confezione in farmacia per un controllo, tenendo comunque conto che i medicinali possono essere deteriorati anche senza presentare alcuna manifestazione esterna. Se si può è meglio preferire l’assunzione delle formulazioni solide rispetto a quelle liquide (gocce e spray) che sono in genere più sensibili alle alte temperature. Prima di intraprendere un viaggio con qualsiasi mezzo di trasporto è bene chiedere consiglio al farmacista sul corretto trasporto perché alcuni farmaci come quelli per la tiroide, i contraccettivi e altri medicinali che contengono ormoni subiscono in modo particolare le variazioni termiche».
Non perdere gli aggiornamenti sul mondo della farmacia
Riceverai le novità sui principali fatti di attualità.
Puoi annullare l'iscrizione con un click. Non condivideremo mai il tuo indirizzo email con terzi.