
Di recente, come riportato ai propri lettori da FarmaciaVirtuale.it, un’altra questione ha riguardato direttamente l’IPZS: il Tribunale amministrativo regionale del Lazio ha accolto un ricorso presentato dalla società Carlucci Srl contro lo stesso Istituto, il ministero della Salute, quello dell’Economia e delle Finanze e l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA). L’obiettivo dell’azione legale era di chiedere l’annullamento di una nota dell’8 luglio 2016, emessa dall’IPZS, nella quale si negava il rilascio di carta e numerazione progressiva per la produzione e la fornitura diretta alle aziende farmaceutiche dei bollini sui medicinali non dispensati dal Servizio sanitario nazionale. La Carlucci aveva infatti comunicato all’istituto la propria disponibilità a fornire direttamente alle aziende farmaceutiche i bollini non rientranti nelle carte valori, con l’impiego di carta e numeri progressivi forniti dal medesimo IPZS. Quest’ultimo, però, aveva risposto che ciò era impossibile perché la fabbricazione era sua esclusiva. I giudici hanno invece sentenziato che all’IPZS «è affidato il compito della produzione e fornitura, quale carte valori, dei bollini per farmaci da dispensare. Ne discende che il predetto Istituto non poteva opporre alla ricorrente l’impugnata nota dell’8 luglio 2016, con riferimento ai bollini per farmaci non dispensati».
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