«In questo momento di grande evoluzione per il nostro settore ci si interroga spesso sul ruolo della farmacia. L’ho detto più volte e lo ripeto: le farmacie possono diventare il punto di riferimento essenziale per le comunità. Sono da tempo una risorsa preziosa per il Servizio sanitario nazionale, di grande affidabilità, competenza e radicate sul territorio. Negli anni hanno sviluppato tanti nuovi servizi, ma soprattutto, cosa fondamentale, un rapporto di fiducia con il paziente. Inoltre rappresentano la rete distributiva migliore del mondo, grazie alla loro presenza capillare sul territorio. E, consentitemi di dirlo, una rete migliore persino di quella di Amazon». Ad affermarlo è stata Ornella Barra, intervenuta sabato 21 aprile 2018 alla diciottesima edizione del Premio di laurea Oreste Pessina, intitolata quest’anno “Protagonisti del futuro”.
La dirigente del colosso del settore farmaceutico Walgreens Boots Alliance si è rivolta alla folta platea del Teatro Auditorium Manzoni in Bologna ricordando che «questo premio ha ormai 18 anni. All’epoca, lo creammo per una semplice ragione: riconoscere e premiare il merito. Chi ci conosce sa quanto crediamo nella meritocrazia, fondamentale per creare valore nelle aziende, nella vita e nelle organizzazioni sociali». Quindi si è concentrata proprio sull’interesse di Amazon per la distribuzione del farmaco, tema particolarmente attuale dopo il lancio di una linea di medicinali da parte del colosso dell’e-commerce: «Le ipotesi in materia hanno scatenato un allarmismo forse ingiustificato, anche qui in Italia. Il nostro è un mercato estremamente complesso e regolamentato, difficile anche per un’azienda grande e organizzata, per la quale nutro ammirazione, come Amazon. E infatti nei giorni scorsi si è saputo che hanno deciso di abbandonare il progetto di vendita di farmaci agli ospedali negli Stati Uniti. Pare abbiano ritrovato più difficoltà del previsto a convincere le strutture a modificare le loro tradizionali procedure di acquisto, che coinvolgono numerosi intermediari».
In questo senso, secondo Ornella Barra, «è evidente che solo chi possiede un’elevata specializzazione settoriale può far fronte alle complesse esigenze di tutti gli interlocutori lungo la filiera della salute: ospedali, farmacie, singoli cittadini. La farmacia quindi, forte della sua tradizione ed esperienza non ha nulla da temere di fonte ai cambiamenti demografici, economici e sociali della nostra epoca». La dirigente di Walgreens ricorda inoltre l’importanza del «contatto umano che la farmacia può garantire». Tuttavia, «tutto questo non significa che ci si possa adagiare, al contrario occorre saper cambiare, anche perché la farmacia deve imparare ad osare, sperimentare. Da questo punto di vista Walgreens Boots Alliance è sempre stata sempre un esempio». Proprio parlando della propria azienda, Barra ha ricordato che essa può contare ormai «su oltre 10.000 farmacie» e che «l’85% delle famiglie americane è a meno di 8 chilometri da una di esse». Infine, la manager ha citato la recente acquisizione della catena GuoDa in Cina, «presente in circa 70 città e con quasi 20.000 dipendenti», senza dimenticare «l’impegno in Europa».
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