banca ifisIl 10 maggio 2018 il consiglio di amministrazione di Banca Ifis ha approvato i risultati relativi al primo trimestre del 2018. Il margine di intermediazione ha raggiunto i 139,4 milioni di euro, segnando una crescita del 34,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; il risultato netto della gestione finanziaria è arrivato a 128,4 milioni di euro (+26,7%), mentre l’utile netto nel periodo di riferimento è stato di 37,9 milioni, anche in questo caso in aumento (+15,8%). «Nei primi tre mesi del 2018 abbiamo registrato risultati finanziari positivi, che confermano la solidità del modello e l’efficacia dell’azione delle singole business units. Liquidità e patrimonio in continuo rafforzamento permettono alla Banca di sostenere un’ulteriore crescita nei mercati di riferimento», ha commentato Giovanni Bossi, amministratore delegato dell’istituto di credito. Lo stesso dirigente ha sottolineato in un comunicato gli sforzi effettuati sul fronte dei non-performing loans e il fatto che, «per quanto riguarda le piccole e micro-imprese, nonostante il miglioramento della fiducia dei consumatori e delle aziende registrato nel trimestre, il credito bancario tradizionale si è ulteriormente contratto. Questa riduzione è bilanciata dalla continua ricerca da parte degli imprenditori di forme alternative di finanziamento tra cui nuovi capitali. Nel segmento imprese in cui operiamo, la riduzione del tradizionale canale bancario e l’impossibilità, per dimensioni, di accedere alla Borsa si traduce in una crescita della sete di credito da parte di quelle aziende sane, che hanno saputo sopravvivere alla crisi con modelli di business ristrutturati e/o nuovi». Inoltre, «relativamente al comparto imprese, la banca continua a rafforzare i propri presidi di relazione con i clienti anche attraverso l’adozione di piattaforme tecnologiche e nuovi modelli di business intelligence che permettono di supportare direttamente le imprese che ricercano credito».
Ciò nonostante, gli ultimi mesi non sono stati semplicissimi per la quotazione in Borsa di Banca Ifis. A Piazza Affari, infatti, il titolo è passato dai quasi 50 euro ad azione raggiunti ad ottobre al valore attuale, che risulta attorno ai 32 euro (dato rilevato a metà seduta di lunedì 14 maggio). Il giornale specializzato Teleborsa aveva sottolineato alcuni momenti complicati in particolare negli ultimi giorni di aprile, sottolineando tuttavia che «le implicazioni di medio periodo dell’istituto di credito confermano la presenza di un trend rialzista». Come riferito ai propri lettori da FarmaciaVirtuale.it, alla fine di gennaio 2018, Banca IFIS ha annunciato la sottoscrizione con Federfarma, UniCredit e BNL-Gruppo BNP Paribas di accordi vincolanti per l’acquisizione di una partecipazione di controllo in Credifarma Spa. Marco Cossolo, presidente di Federfarma, aveva commentato l’acquisizione con queste parole: «Gli accordi per il rilancio di Credifarma sottoscritti da Federfarma con Banca IFIS permetteranno alla finanziaria di assicurare alle farmacie nuovi prodotti finanziari, mirati alle specifiche esigenze di ciascun titolare e capaci di dare un grande contributo alla sostenibilità e al potenziamento delle farmacie come anche allo sviluppo della rete delle reti».

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