La tematica ambientale ed il rispetto per il pianeta Terra sta prendendo sempre più piede tra le imprese sensibili al problema che operano sul territorio italiano. Tra queste, Banca Ifis, gruppo bancario specializzato nella proposta di servizi finanziari, proprietaria di Credifarma, società finanziaria dei farmacisti. Nelle 35 sedi e filiali, tra cui appunto la sede di Credifarma in Roma, Banca Ifis acquisirà energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili, limitando il proprio impatto ambientale in termini di immissioni di anidride carbonica. Lo fa sapere lo stesso istituto, il quale spiega che dal 1 gennaio 2020 «la banca impiegherà in tutte le sedi e filiali d’Italia solo energia verde proveniente al 100% da fonti rinnovabili: eolica, fotovoltaica, geotermica, idroelettrica, biogas, biomasse». Nel dettaglio, «sulla base dei consumi pari a 3,7 milioni di Kwh per il 2020, si stima un abbattimento di CO2 pari a circa 1 tonnellata». Ulteriori passi in avanti saranno portati avanti nel corso del 2020. Nei primi mesi saranno «avviati i lavori per la costruzione di un nuovo edificio a Mestre, in via Terraglio, secondo il progetto di ampliamento della Direzione Generale della Banca approvato dal Comune di Venezia. La nuova struttura, che sarà affiancata da 2.300 metri quadri di verde, sarà energeticamente autonoma grazie alla dotazione di impianti ad alta efficienza energetica e all’impiego di sistemi di riscaldamento e condizionamento alimentati da sole fonti rinnovabili».

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Anche nel settore farmaceutico sono diverse le iniziative volte ad una gestione responsabile delle emissioni ambientali. Lo scorso novembre, il Pharmaceutical group of the european union (Pgeu), ha avanzato una serie di proposte al fine di ridurre l’impatto sull’ambiente che può essere causato dai medicinali. «I farmacisti in Europa condividono le preoccupazioni in merito agli effetti negativi che i farmaci possono comportare per l’ambiente e anche, conseguentemente, per la salute delle persone e degli animali», ha spiegato il presidente del Pharmaceutical Group of the European Union (Pgeu), Michal Byliniak. Il dirigente ha sottolineato che «in qualità di esperti del settore, i farmacisti sono in grado di aumentare la consapevolezza tra i pazienti e possono fornire consulti in merito alla disponibilità di prodotti “più ecologici”, nel caso in cui tali informazioni siano disponibili».

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