Come evidenziato in un precedente articolo pubblicato su FarmaciaVirtuale.it, ottimizzazione dei processi e recupero di tempo, valorizzazione del lavoro delle risorse umane, gestione precisa delle scadenze e delle giacenze, ottimizzazione degli spazi, ma anche miglioramento dell’immagine, sono alcuni dei fattori da considerare per la scelta dell’automazione in farmacia. Tuttavia, quale è la contropartita economica per procedere verso una valutazione globale dell’effettiva convenienza di un magazzino automatizzato? In merito ai costi di acquisto e di installazione, per tutto il 2019, l’investimento nell’automazione della farmacia consente di beneficiare del cosiddetto iperammortamento, fissato al 270%. Nel dettaglio, a fronte di un determinato investimento, poniamo pari a 100mila euro, lo Stato permette di detrarre costi di acquisto, sotto forma di ammortamenti periodici, pari al 270%, ovvero ben 270mila euro. Ne consegue che, applicando le aliquote tipiche d’imposizione fiscale della farmacia, buona parte dell’investimento viene recuperato dall’abbattimento delle imposte negli esercizi successivi.
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In aggiunta, proporzionando l’automazione, in termini di dimensione e prezzo, all’effettivo potenziale della farmacia, è possibile trovare la convenienza economica anche per piccole realtà che, avendo poco personale – spesso senza l’addetto al magazzino -, andranno a beneficiare maggiormente del recupero di tempo nel sistemare i prodotti e nel gestire le scadenze.
L’ultima decisione, ma non meno importante, è quella della scelta del fornitore attraverso il quale dotarsi della soluzione di automazione della farmacia. In tal senso, le proposte sul mercato sono molte, ma si restringe molto la scelta se si considerano quegli interlocutori in grado di garantire continuità del servizio, capillarità nell’assistenza e perfetta integrazione con il software gestionale della farmacia. Inoltre, diviene di fondamentale importanza l’affidabilità del sistema, sia in termini tecnici che di adeguatezza e rapidità del servizio di assistenza. Un esempio tra tutti, quello che il robot funzioni anche in caso di interruzione temporanea dell’energia elettrica. Con riferimento al mercato italiano, tra i principali produttori spiccano Rowa, Gollmann Italia e Riedl, quest’ultimo con un prodotto di origine tedesca, ma di proprietà della società Gpi di Trento, la quale ha recentemente stretto un accordo di distribuzione con CompuGroup Medical (Cgm).
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