Come è noto, i farmacisti possono acquisire crediti Ecm anche con la modalità di autoformazione, nell’ambito del percorso di formazione continua. Per fare chiarezza sulle modalità di acquisizione, la Fofi ha riepilogato quali siano quelle possibili nel triennio 2023-2025. Per ottenere i crediti Ecm con l’autoformazione – il cui limite massimo è il 20% dell’obbligo formativo individuale totale – è possibile utilizzare la funzione sul sito Cogeaps e inserire le richieste di riconoscimento. I farmacisti possono acquisire crediti in autoformazione attraverso la «lettura di riviste scientifiche, di capitoli di libri e di monografie, manuali tecnici per attrezzature di alto livello tecnologico e ogni altra fonte necessaria alla preparazione per l’iscrizione negli elenchi ed albi ministeriali non accreditati come eventi formativi Ecm “precedentemente validate dal comitato centrale”». In aggiunta, con «la partecipazione alle riunioni del Consiglio nazionale o alle assemblee degli iscritti nelle quali si trattano temi di aggiornamento professionale».
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Società scientifiche o soggetti con esperienza in campo sanitario
Segue «la partecipazione a corsi, incontri, eventi, attività di aggiornamento professionale di vario tipo organizzati o promossi dalla Federazione (ad esempio: Farmacistapiù), dagli Ordini territoriali, da associazioni professionali, da società scientifiche o altri soggetti con esperienza in campo sanitario (ad esempio: la partecipazione ai controlli di qualità delle preparazioni allestite denominati Round Robin ed organizzati dalla Sifap, in quanto aventi ad oggetto le attività formative effettuate nell’ambito di studio della formulazione, allestimento, analisi dei preparati e valutazione dei risultati, oppure eventi e attività organizzati da Fondazione Francesco Cannavò, Farma Academy Sif, Sifac, Sifact, Sifo o Utifar)» e «la partecipazione ad eventi di volontariato svolti dai farmacisti italiani e, in particolare, quelli realizzati dal Banco Farmaceutico o dall’Associazione nazionale farmacisti volontari per la protezione civile».
Lettura delle pubblicazioni della Fofi
Anche «la partecipazione agli organismi locali di vigilanza sulle farmacie» rientra tra le modalità disponibili per l’autoformazione», come pure «la lettura delle pubblicazioni ufficiali della Federazione, quali, tra l’altro, la monografia dal titolo “Covid-19: la vaccinazione in farmacia vademecum per i farmacisti”, la rivista cartacea “Ilfarmacista – Organo ufficiale della Federazione ordini farmacisti italiani” e la relativa versione digitale www.Ilfarmacistaonline.it, nonché la collegata newsletter e-mail». Segue poi «l’identificazione, valutazione, comprensione e prevenzione degli effetti avversi o di qualsiasi altro problema correlato all’uso dei medicinali, per assicurare un rapporto beneficio/rischio favorevole per la popolazione, nonché ogni attività svolta nell’ambito della farmacovigilanza, dispositivo-vigilanza».
Campagne per la prevenzione della salute e alternanza scuola-lavoro
Nell’ambito dell’autoformazione rientrano «le prestazioni professionali svolte nell’ambito della Sperimentazione dei nuovi servizi in farmacia ai sensi dell’Accordo Stato-Regioni del 17 ottobre 2019 tra le quali rientrano, a titolo esemplificativo, le attività finalizzate all’attivazione del Fascicolo sanitario elettronico, all’arruolamento dei pazienti cronici e alla presa in carico degli stessi, nonché all’aderenza alla terapia e alla telemedicina» e «la partecipazione alle attività di screening rivolte alla popolazione, nonché le azioni di divulgazione (realizzazione materiale informativo) o l’adesione alle campagne di sensibilizzazione per la prevenzione della salute rivolte ai cittadini promosse, organizzate o patrocinate da autorità o istituzioni pubbliche, tra le suddette iniziative, a titolo esemplificativo si riportano alcune di quelle patrocinate dalla Federazione: “Diaday”, “Al sole… in salute”, oppure le campagne organizzate da “Apmarr”, “Animass Odv”, “Fondazione Onda”, etc», a cui seguono «le attività di studio effettuate in laboratorio galenico finalizzate alla formulazione, allestimento, analisi dei preparati e valutazione dei risultati relative a medicinali carenti» e «documentata attività di formazione svolta nell’ambito delle disposizioni di cui alla Legge n. 107/2015 per i progetti di alternanza scuola-lavoro».
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