«Federfarma ha accolto con entusiasmo il primo ciclo nazionale di Audit civico delle farmacie promosso da Cittadinanzattiva, proprio perché per sua natura la farmacia tende a evolversi continuamente, per rispondere sempre meglio ai nuovi bisogni di salute del cittadino. Le farmacie sono un presidio sanitario di prossimità, anello di congiunzione tra i cittadini e il Servizio sanitario nazionale, che grazie all’evoluzione della farmacia dei servizi contribuiscono a un’efficiente riorganizzazione dell’assistenza sanitaria territoriale». Sono le parole di Marco Cossolo, presidente Federfarma, il quale ha commentato a FarmaciaVirtuale.it l’Audit civico delle farmacie, la cui data di scadenza per le iscrizioni è fissata per il 15 febbraio 2024.
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Cossolo: «Farmacista ha un ruolo nei bisogni di salute e benessere dei cittadini»
Come osservato da Cossolo «la farmacia è un luogo sanitario sempre aperto e facilmente accessibile: il paziente non deve prendere appuntamento, ma è sufficiente aprire la porta per poter parlare con un professionista sanitario sempre disponibile. Queste caratteristiche hanno reso la farmacia punto di riferimento per la comunità, e in questo contesto, il farmacista, insieme al medico di famiglia, assume un ruolo rilevante per i bisogni di salute e benessere dei cittadini». Il presidente di Federfarma ha poi ricordato che «la finalità dell’Audit civico è analizzare e valutare dal punto di vista della comunità la qualità dei servizi erogati dalle farmacie, attraverso una raccolta dati svolta con la partecipazione diretta di Cittadinanzattiva, per far emergere buone prassi ed elementi di criticità utili a pianificare e implementare azioni volte a migliorare il servizio offerto dalle farmacie alle comunità».
I dettagli della collaborazione di Cittadinanzattiva e Federfarma
Come riportato da FarmaciaVirtuale.it, entro il 15 febbraio 2024 è possibile iscriversi all’Audit civico delle farmacie. Il progetto, che vede la collaborazione di Cittadinanzattiva e Federfarma, è volto a sostenere il percorso di miglioramento continuo della qualità dei servizi offerti dalle Farmacie di comunità, nell’ambito del modello della Farmacia dei servizi. Nel dettaglio, come osservato da Federfarma, «la metodologia dell’Audit civico, già utilizzata per monitorare i servizi offerti da altri presidi sanitari e ora applicata al settore delle farmacie, prevede che i volontari di Cittadinanzattiva e i farmacisti coinvolti, dopo un incontro di formazione comune da svolgersi online, si organizzino per rilevare insieme in ciascuna farmacia una serie di indicatori utili a migliorare il livello di soddisfazione dei cittadini e rendere sempre più positivo il rapporto tra cittadini e farmacia».
Audit civico delle farmacie: come aderire entro il 15 febbraio
In occasione del lancio, Federfarma aveva ricordato in una circolare che «possono partecipare tutte le farmacie sul territorio italiano: pubbliche, private, urbane, rurali e rurali sussidiate che abbiano svolto nel biennio 2022-2023 una o più attività tra quelle previste nella normativa della “Farmacia dei servizi”». Quanto ai costi «è richiesto un contributo economico a supporto delle attività di rilevazione/valutazione e definizione di piani di miglioramento pari a 800 euro complessive, per le farmacie rurali sussidiate, invece, il contributo è pari a 600 euro al fine di facilitare anche la loro partecipazione. Il pagamento di tale importo avverrà tramite il versamento di due quote, la prima pari a 350 euro (farmacie rurali 250 euro) da corrispondere al momento della conferma dell’adesione, la seconda quota pari a 450 euro (farmacie rurali 350 euro) da corrispondere al momento della definizione e implementazione dei Piani di miglioramento».
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