Artrite reumatoide: studio Mikara valuta ruolo di Mct e fibre

Sono stati pubblicati i risultati dello studio Mikara, condotto con metodologia rigorosa e pubblicato sulla rivista Nutrients, che ha analizzato gli effetti di una combinazione di trigliceridi a media catena (Mct) e fibre solubili e insolubili. La ricerca, della durata di 16 settimane e realizzata in doppio cieco con controllo placebo, ha dimostrato una riduzione statisticamente rilevante dell’attività di malattia, misurata attraverso l’indice Sdai. La formulazione Mikara Shake, sviluppata da Dr. Schär, è un esempio di come l’innovazione nutrizionale possa tradursi in benefici tangibili.

Dai dati clinici alla pratica quotidiana

I risultati dello studio hanno indicato una correlazione tra l’assunzione di Mct e l’aumento dei livelli ematici di beta-idrossibutirrato (Bhb), un corpo chetonico con proprietà antinfiammatorie e capacità di fornire energia rapidamente disponibile. Parallelamente, l’apporto di fibre da fonti naturali come bambù e psillio ha contribuito a colmare carenze alimentari frequenti nei pazienti con Ar, allineandosi alle raccomandazioni delle linee guida europee.

Le difficoltà dei pazienti con artrite reumatoide

Francesca Ingegnoli, reumatologa dell’Asst Gaetano Pini Cto di Milano e docente di reumatologia all’Università degli Studi di Milano, ha osservato che «i pazienti con artrite reumatoide affrontano ogni giorno difficoltà che vanno oltre i sintomi articolari: l’affaticamento, la perdita di appetito e le limitazioni fisiche rendono complesso mantenere un’alimentazione adeguata, aggravando condizioni già compromesse dal punto di vista metabolico. Lo studio Mikara suggerisce che un supporto nutrizionale mirato, basato su Mct e fibre, può rappresentare un complemento utile alla terapia farmacologica, contribuendo in modo integrato a migliorare il quadro clinico generale».