ddl gelliLa Camera ha approvato in via definitiva il disegno di legge sulla responsabilità professionale di medici e operatori sanitari – tra i quali anche i farmacisti – sulla sicurezza delle cure, con 255 voti a favore e 113 contrari. Federico Gelli, responsabile salute del Partito democratico, ha parlato – secondo quanto riportato dall’agenzia Adnkronos – di «data che resterà nella storia. Si tratta di un provvedimento atteso ormai da ben oltre un decennio da parte degli operatori del settore. Con questa legge aumentiamo le tutele dei professionisti prevedendo, al contempo, nuovi meccanismi a garanzia del diritto al risarcimento da parte dei cittadini danneggiati da un errore sanitario. L’assenza di un chiaro inquadramento legislativo su questa materia ha tolto in tutti questi anni serenità a medici e professionisti e, soprattutto, ha comportato come ricaduta l’enorme costo della medicina difensiva che pesa sul nostro sistema salute. Abbiamo regolamentato l’attività di gestione del rischio sanitario prevedendo che tutte le strutture attivino un’adeguata funzione di monitoraggio, prevenzione e gestione del rischio. Abbiamo inoltre modificato la responsabilità penale e civile per gli esercenti la professione sanitaria. E ancora, nel testo si fa riferimento all’obbligo per tutte le strutture sanitarie pubbliche e private di essere provviste di una copertura assicurativa, e si ribadisce l’obbligatorietà dell’assicurazione per tutti i liberi professionisti». Da parte sua, il ministro Lorenzin ha parlato di «grande giornata per il Servizio sanitario nazionale. Il provvedimento, frutto di un lungo lavoro durato più di tre anni garantisce da un lato il diritto del cittadino ad essere risarcito in caso di errore medico, e al contempo al medico di poter lavorare in serenità». Anche il Sindacato Italiano Medici Specialisti in Medicina Legale e delle Assicurazioni ha apprezzato definendo l’approvazione «una svolta storica». Allo stesso modo, l’Agenzia nazionale per i servizi regionali (Agenas) ha espresso la propria soddisfazione, soprattutto per l’istituzione «dell’Osservatorio nazionale delle buone pratiche sulla sicurezza in sanità», che «consentirà di raccogliere e sistematizzare tutti i dati relativi agli eventi avversi e ai rischi sanitari con l’obiettivo di individuarne le cause ed evitare che possano ripetersi».

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