antitrust-odtL’Autorità Garante della concorrenza e del mercato si è pronunciata su una questione riguardante la società di gestione del risparmio F2i S.G.R. S.p.A, i distributori all’ingrosso Farma-C Distribuzione S.r.l. e Mitofarm S.r.l., e una serie di aziende di proprietà di Vincenzo Crimi, attive nella gestione di farmacie e parafarmacie. L’impresa finanziaria, infatti, vuole acquisire queste ultime, assieme alle società di distribuzione. Ciò, precisa l’Antitrust, «per conto di F2i-Terzo Fondo per le Infrastrutture.

[Se non vuoi perdere tutte le novità iscriviti gratis alla newsletter di FarmaciaVirtuale.it. Arriva nella tua casella email alle 7 del mattino. Apri questo link]

L’operazione avverrà in due fasi tra loro consequenziali, al termine delle quali F2i deterrà il 62,49% del capitale sociale di una società di nuova costituzione, la quale a sua volta controllerà il 100% di tutte le precitate società dopo la trasformazione della totalità delle stesse in società a responsabilità limitata. Il restante 37,51% della NewCo sarà detenuto dal venditore». Il Garante ha precisato che «l’operazione comunicata, in quanto comporta l’acquisizione del controllo di più imprese, costituisce una concentrazione ai sensi dell’articolo 5, comma 1, lettera b), della legge n. 287/90». Inoltre, essa «è soggetta all’obbligo di comunicazione preventiva disposto dall’articolo 16, comma 1, della medesima legge, in quanto il fatturato totale realizzato nell’ultimo esercizio a livello nazionale dall’insieme delle imprese interessate è stato superiore a 495 milioni di euro, e il fatturato totale realizzato individualmente nell’ultimo esercizio a livello nazionale da almeno due delle imprese interessate è stato superiore a 30 milioni di euro».

L’Antitrust ha quindi spiegato che «sotto il profilo geografico, i mercati rilevanti sono da intendersi di dimensioni regionali. All’interno di tali mercati, sia Farma-C Distribuzione che Mitofarm detengono quote ampiamente inferiori al 5%». Per quanto riguarda le farmacie e parafarmacie, poi, «tutti gli esercizi commerciali oggetto di acquisizione da parte di F2i detengono quote ampiamente inferiori al 10%». La conclusione alla quale è giunta l’autorità di controllo è pertanto che «sotto il profilo concorrenziale l’operazione non determina effetti in nessuno dei mercati rilevanti, in quanto F2i non risulta attualmente presente in essi. Pertanto, si produrrà la semplice sostituzione di un operatore con un altro. Alla luce delle considerazioni che precedono, la concentrazione in esame non appare idonea a determinare la costituzione di una posizione dominante o a modificare in misura significativa le condizioni di concorrenza in alcuno dei mercati rilevanti citati».

© Riproduzione riservata

Non perdere gli aggiornamenti sul mondo della farmacia

Riceverai le novità sui principali fatti di attualità.

Puoi annullare l'iscrizione con un click. Non condivideremo mai il tuo indirizzo email con terzi.