antitrust-odtL’Autorità Garante per la concorrenza e il mercato ha pubblicato la propria Relazione annuale sull’attività svolta nel 2017. Nelle prime pagine, si ricorda che «la legge sulla Concorrenza ha introdotto la possibilità di esercizio per alcune attività, dagli avvocati ai farmacisti, in forma societaria, ampliando dunque la concorrenza tra professionisti a beneficio dei fruitori del mercato, sia in termini di aumento delle possibilità di scelta, che di costo del servizio». Inoltre è stato sottolineato che «agli Ordini, già esistenti, dei medici-chirurghi, dei veterinari e dei farmacisti, si aggiungono, infatti, gli Ordini delle professioni infermieristiche, della professione di ostetrica e dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche». Più nel merito dell’attività svolta, l’Antitrust ha ricordato che «in un’ottica di efficienza ed efficacia dell’attività amministrativa, l’Autorità svolge un monitoraggio sul rispetto delle proprie decisioni da parte delle imprese destinatarie dei suoi interventi. In questa prospettiva, nel settore dell’industria farmaceutica, si inserisce il procedimento per inottemperanza avviato nei confronti della società Aspen Pharma Trading Ltd. La multinazionale farmaceutica era stata sanzionata dall’Autorità per abuso di posizione dominante con una multa da oltre 5 milioni di euro, per aver fissato prezzi iniqui con rincari fino al 1500% per alcuni farmaci salvavita e insostituibili, destinati ai pazienti oncoematologici, soprattutto bambini e anziani. Con il proprio provvedimento, l’Autorità aveva altresì ordinato ad Aspen Pharma Trading Ltd. di porre in essere ogni adempimento volto alla definizione di prezzi non iniqui con riferimento ad alcuni specifici farmaci e di astenersi dal porre in essere comportamenti analoghi a quelli oggetto dell’infrazione; inoltre, l’Autorità aveva ordinato alla società di dare comunicazione delle iniziative poste in essere per ottemperare a quanto richiesto, trasmettendo specifica relazione scritta entro 60 giorni dalla notifica del provvedimento».
Un altro procedimento ha riguardato poi l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato e la produzione dei bollini farmaceutici: «In particolare, l’Autorità ha osservato che, alla luce della normativa e delle recenti pronunce della giurisprudenza amministrativa, non può ritenersi esistente una riserva di attività sulla produzione dei bollini farmaceutici a favore dell’Istituto poligrafico e Zecca dello Stato (IPZS). In particolare, la pretesa riserva a favore dell’IPZS sulla produzione dei bollini farmaceutici non trova fondamento in una norma di rango primario». L’Autorità ha anche precisato che, «in ogni caso, un’eventuale introduzione della riserva in materia di fornitura di bollini farmaceutici dovrebbe ritenersi non proporzionata rispetto al perseguimento dell’interesse pubblico sotteso alla normativa che la disciplina, fatta eccezione per la fornitura della carta filigranata e della numerazione progressiva».

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