
In occasione della Giornata europea degli antibiotici 2025, inserita nel contesto della Settimana mondiale della consapevolezza antimicrobica promossa dall’Organizzazione mondiale della sanità, Farmindustria posto l’accento sulla minaccia globale dall’antibiotico-resistenza. Il fenomeno, che interessa la salute pubblica, i sistemi sanitari e le economie mondiali, richiede l’impegno collettivo per rafforzare la consapevolezza e potenziare le azioni di contrasto. L’iniziativa dell’Oms per il 2025 richiama esplicitamente alla necessità di interventi immediati per proteggere il presente e garantire il futuro, segnalando come la crisi non sia più solo una prospettiva ma una realtà in atto.
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Minaccia per la salute, sistemi sanitari ed economie di tutto il mondo
Marcello Cattani, presidente di Farmindustria, ha spiegato che «l’antibiotico-resistenza minaccia la salute, i sistemi sanitari e le economie di tutto il mondo. Le infezioni da batteri resistenti stanno aumentando e l’impegno a rafforzare consapevolezza, investimenti e azioni deve proseguire. È tempo di uno sforzo corale e concreto per raggiungere i numerosi obiettivi che ancora abbiamo davanti a noi».
Passo importante con la Legge di Bilancio 2025
Secondo cattani «l’Italia ha compiuto un passo importante con la Legge di Bilancio 2025, destinando 100 milioni di euro annui dal Fondo per i Farmaci Innovativi agli antibiotici reserve (ossia di ultima istanza, da utilizzare solo nei casi più gravi), garantendone la permanenza fino alla scadenza brevettuale. Una misura di prospettiva, annunciata nel corso dell’ultima Presidenza italiana del G7, che riconosce il valore strategico di questi farmaci per il Ssn e per la salute pubblica e che ci porta a essere l’unica Nazione del G7, insieme a Regno Unito, a creare un incentivo forte che premia l’innovazione in questa area, contribuendo anche a rivitalizzare gli investimenti a livello internazionale, come riconosciuto da una recente pubblicazione sulla rivista Lancet. Occorre proseguire su questa strada».
Industria italiana e Italia protagoniste nella lotta all’Amr
Da qui, la conferma dell’impegno dell’industria italiana: «L’industria farmaceutica e l’Italia sono protagoniste nella lotta all’Amr in coerenza con l’approccio One Health, che integra salute umana, animale e ambientale. Le aziende sono impegnate a investire in ricerca e sviluppo e garantire l’accesso ai nuovi trattamenti, ma servono incentivi strutturali per la ricerca e una collaborazione continua fra i diversi stakeholder coinvolti nella lotta a questo fenomeno. L’Italia su questo sta facendo da apripista».
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