La antibiotico-resistenza (Amr) è una pandemia silenziosa in crescita che richiede un’azione immediata e decisa. È la posizione dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema), la quale ha pubblicato il paper “Antimicrobial resistance – A call to action against the silent pandemic”. In Europa, almeno 35mila persone muoiono ogni anno a causa di infezioni resistenti agli antibiotici, con un’infezione batterica su cinque già resistente ai farmaci. Senza un intervento tempestivo, si stima che le morti annuali potrebbero salire a 390mila entro il 2050. Il mondo accademico e dell’industria farmaceutica, grandi e piccole realtà, dunque, devono dare priorità all’innovazione, alla ricerca e allo sviluppo di nuovi antimicrobici, alternative agli antimicrobici e diagnostica rapida.

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Preoccupante calo di nuovi agenti antibatterici e antifungini approvati nell’Ue

Marco Cavaleri, Head of Public Health Threats dell’Ema, ha sottolineato che negli ultimi 10 anni si è assistito a una preoccupante diminuzione di nuovi agenti antibatterici e antifungini approvati nell’Ue, in grado di fare la differenza nel trattamento delle infezioni resistenti ai farmaci. Ciò non è sufficiente. L’Amr è una crisi di salute pubblica e l’Emergency task force dell’Ema è pronta a sostenere lo sviluppo di nuovi medicinali per affrontarla. In tale direzione l’Ema è disponibile a impegnarsi in un dialogo precoce e a fornire un supporto sistematico alle aziende per facilitare lo sviluppo di medicinali.

Trattamenti alternativi agli antibiotici

Francesca Day, Head of Therapeutic Areas Department dell’Ema, ha affermato che l’agenzia è impegnata a esplorare trattamenti alternativi agli antibiotici, come batteriofagi, anticorpi monoclonali, vaccini e a sfruttare l’intelligenza artificiale per scoprire nuove soluzioni. Negli ultimi 10 anni, sono stati approvati nell’Ue 32 antimicrobici, meno del 4% del totale delle raccomandazioni dell’Ema. L’Innovation task force dell’Ema offre un’opportunità unica per discutere direttamente con l’ente regolatorio idee e sviluppi innovativi. Negli ultimi 10 anni la stessa Ema ha accelerato 15 sviluppi relativi all’Amr con aziende farmaceutiche, grandi e piccole, e con il mondo accademico. Falk Ehmann, Head of Innovation and Development Accelerator dell’Ema, ha invitato al maggiore coinvolgimento precoce, anche in assenza di un progetto maturo. Constantinos Ziogas, Head of Sme Office dell’Ema, ha invece incoraggiato le start-up e i gruppi accademici a impegnarsi con l’Sme Office sin dalle prime fasi per ricevere supporto normativo e scientifico.

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