Aliquota Iva al 10% per integratori alimentari liquidi: il parere dell’Agenzia delle entrate

Una società operante nel settore degli integratori alimentari ha sottoposto all’Agenzia delle entrate un quesito sull’applicazione dell’aliquota Iva ridotta al 10% su una serie di prodotti. Si tratta di bevande addizionate e integratori in forma liquida, contenenti minerali come magnesio, zinco, potassio e selenio, destinati a essere diluiti prima del consumo. L’azienda ha presentato schede tecniche e pareri dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli (Adm) per dimostrare la corretta classificazione doganale dei prodotti, chiedendo conferma sull’applicazione dell’aliquota agevolata.

Classificazione doganale e requisiti per l’Iva agevolata

L’Agenzia delle entrate ha precisato che gli integratori alimentari, in linea generale, non beneficiano automaticamente dell’aliquota Iva ridotta, poiché non sono espressamente citati nella Tabella A del D.P.R. 633/1972. Tuttavia, l’applicazione del 10% può essere valutata caso per caso, in base alla classificazione doganale del singolo prodotto. In particolare, i prodotti devono rientrare nella voce 2106 della Nomenclatura Combinata, relativa alle «preparazioni alimentari non nominate né comprese altrove». L’Adm, dopo un’analisi tecnica, ha confermato che gli integratori liquidi di Alfa soddisfano i requisiti per essere classificati sotto il codice Nc 2106 90 92, in quanto privi di componenti come saccarosio, amido o materie grasse del latte in percentuali superiori alla soglia stabilita.

Conclusione: via libera all’aliquota agevolata

Alla luce dei pareri tecnici dell’Adm, l’Agenzia delle entrate ha stabilito che i prodotti oggetto dell’interpello possono beneficiare dell’aliquota Iva al 10%. La decisione si basa sulle Note complementari ed esplicative della nomenclatura combinata, che includono tra le preparazioni alimentari anche gli integratori a base di minerali e vitamine, purché privi di finalità terapeutiche.