Si è svolta mercoledì 28 giugno 2023 a Roma l’assemblea nazionale di Federfarma Servizi, associazione che rappresenta le aziende di distribuzione intermedia del farmaco dei titolari di farmacia. Come sottolineato in occasione dell’evento, «dietro la risposta all’emergenza dell’irreperibilità nazionale di mascherine, ai controlli sui dispositivi medici e sui Dpi, agli accordi sui tamponi, sui test e la distribuzione dei vaccini, il comparto di aziende rappresentato da Federfarma Servizi è sempre stato in prima linea, solo apparentemente un passo indietro rispetto al bancone del farmacista». A ciò si aggiunge «il ruolo svolto nell’ambito della prevenzione con la distribuzione di kit per gli screening gratuiti del cancro del colon retto e della cervice», come anche «gli sforzi dell’associazione nel rappresentare nelle sedi istituzionali le istanze economiche e tecnico-normative, per garantire crescita e sostenibilità del comparto».
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Sistema che ha tenuto alla pressione della pandemia
Antonello Mirone, presidente della sigla dal 2013, ha evidenziato che «proprio a partire dal nostro stesso Dna di società di farmacisti, non solo celebriamo questo anniversario con lo spirito cooperativo e i valori che animano il nostro lavoro sin dall’inizio, ma possiamo affermare che la nostra mission si è evoluta di pari passo con i grandi cambiamenti che hanno toccato la farmacia in questi anni, soprattutto gli ultimi». Mirone ha ricordato l’orgoglio «di sostenere che il nostro sistema ha tenuto alla pressione della pandemia e dimostrato che senza il ruolo di raccordo e coordinamento svolto dal nostro comparto, la sanità territoriale non può esistere. Sono migliaia i farmaci e i dispositivi la cui assunzione deve avvenire in modo tempestivo e puntuale, anche quando c’è un’emergenza. Se questo efficace approvvigionamento in farmacia è possibile in qualunque situazione, si deve al lavoro delle nostre aziende».
La necessità di una riforma della remunerazione
Nell’assemblea sono stati presentati anche i numeri dell’operato della sigla. Secondo il presidente di Federfarma Servizi «in farmacia abbiamo risposto ai bisogni dei cittadini 540 milioni di volte se guardiamo solo ai primi due anni pandemici. Non distribuiamo prodotti, ma salute». Nel corso degli anni, Federfarma Servizi ha raggiungo 3.500 farmacie socie dirette, 10mila farmacie servite e 4.500 addetti. Mirone ha spiegato che «per continuare in questa mission abbiamo bisogno di una riforma della remunerazione che renda il nostro lavoro sostenibile e che tenga conto delle contingenze economiche, politiche nazionali e internazionali. La nostra attività non può prescindere dal mantenimento dei più alti standard qualitativi nelle attività di stoccaggio, conservazione e trasporto dei prodotti, pena la loro sicurezza ed efficacia. Ma per garantire tutto questo è necessario affrontare con il decisore politico il tema della sostenibilità del comparto, che non è un tema solo economico-finanziario, ma di sanità pubblica. Ne va infatti della salute di tutta la comunità». Per il trentacinquesimo anno è stato presentato un video in cui viene sintetizzata l’attività della sigla, visualizzabile aprendo questo collegamento.
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