Agifar Roma, rinnovato consiglio direttivo

Rinnovato il consiglio di Agifar Roma, l’Associazione Giovani Farmacisti della capitale: le elezioni si sono tenute lo scorso giovedì 20 ottobre nella sede di Interfarma di piazza Raffaele Casimiri. Sono ufficialmente componenti del nuovo consiglio il Dottor Ferruccio Benedetti, che ricopre il ruolo di presidente, il Dottor Vladimiro Grieco, Segretario, le dottoresse Ginevra Giannantonio e Marta Beatrice Chiesa, che ricoprono entrambe il ruolo di Vice-Presidente, il Dottor Davide Mazzeo, Tesoriere, la Dottoressa Francesca Rossi,Past President, e poi ancora il Dottor Salvatore Infantino, le dottoresse Anna Benedetti e Nicole Restaino, il Dottor Amendola Matteo, la Dottoressa Carlotta Laura Berrino, i dottori Andrea Puteri e Pietro Cicerone. Il collegio dei probiviri, ossia le persone che, per particolare autorità morale, sono investite di poteri giudicanti e arbitrali, è composto dalla Dottoressa Rosanna Bavaro in veste di Presidente, dalla Dottoressa Clara Andrei e dal Dottor Alessio Morelli, mentre il collegio sindacale è costituito dalla Presidente, la Dottoressa Concetta Maddaloni, dal Dottor Edoardo Lodi e dalla Dottoressa Eleonora Sanzi. Sono stati numerosi i giovani farmacisti che hanno decretato con voto plebiscitario l’elezione del nuovo consiglio direttivo. «L’affluenza è l’ulteriore segno tangibile di una categoria che vuole partecipare attivamente alla vita associativa e soprattutto alla continua formazione professionale, umana e culturale – dicono gli esponenti del direttorio – Il neo consiglio composto quasi interamente da under 30 ha accolto con entusiasmo l’esito delle elezioni». «L’attuale consiglio eletto – dichiara il neo presidente Ferruccio Benedetti – intende proseguire nel solco tracciato dal precedente consiglio Agifar e dalla past president Francesca Rossi, focalizzando le proprie attenzioni sugli aspetti formativo e occupazionale. È nostra intenzione implementare e potenziare la collaborazione con Ordine, Federfarma, Utifar e associazioni studentesche al fine di creare un trait-d’union tra università e mondo del lavoro».