L’Associazione giovani farmacisti (Agifar) di Roma sarà diretta da un unico gruppo dirigente nel prossimo triennio 2019-2022. È quanto rende noto la stessa associazione territoriale in un comunicato. «Amici e colleghi – si legge in una nota firmata dai farmacisti Ferruccio Benedetti e Vladimiro Griego -, nei giorni scorsi vi abbiamo annunciato la presenza di due liste contrapposte per il rinnovo del consiglio direttivo di Agifar Roma, in programma lunedì 24 giugno 2019. Sono state dette e scritte molte cose, spesso dettate più dall’impulsività che dalla ragione». Alla luce di ciò, prosegue, «ci saremmo affrontati per vincere una competizione elettorale in cui amici di lunga data si sarebbero schierati in liste diverse, creando una frattura difficilmente ricomponibile e che avrebbe avuto conseguenze sull’unità della nostra categoria per chissà quanti anni». Tuttavia «non è questo lo spirito dell’Agifar».
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Alla luce di quanto stava accadendo, secondo quanto spiegano i giovani farmacisti, «siamo stati convocati da Eugenio Leopardi, Alfredo Procaccini e Vittorio Contarina», i quali «ci hanno ricordato l’importanza di questi valori e abbiamo capito una cosa fondamentale: l’unica maniera per vincere questa competizione elettorale è andare avanti insieme, ricomporre la frattura e recuperare delle vecchie amicizie. Solo così vinciamo tutti, solo così vince la farmacia italiana, solo così vince l’Agifar». In proposito, Griego evidenzia che «sono stato segretario di Agifar Roma negli ultimi tre anni e devo dire che l’associazione è cresciuta moltissimo sotto la guida di Ferruccio, che anche in questa occasione ha dimostrato di mettere al primo posto l’interesse collettivo piuttosto che quello personale. Ho usato delle parole ingiuste nei suoi confronti di cui mi scuso pubblicamente. A breve presenteremo una lista unica in cui io avrò l’onore di candidarmi come Presidente, consapevole che il mio principale obiettivo sarà quello di ricostruire quello spirito di gruppo che abbiamo perso in questi ultimi giorni».
«Al di là delle incomprensioni di questi ultimi giorni – evidenzia Benedetti -, Vladimiro è un amico e un collega validissimo. E’ giusto che, nell’ottica di una sana alternanza, la presidenza vada a chi si è impegnato con grande passione per molti anni. Dal canto mio, in qualità di futuro Delegato nazionale, farò il possibile per aiutare il prossimo Presidente a ricomporre questa ferita, la cui cicatrice dovrà essere per noi d’aiuto a ricordarci dell’errore commesso e di quali siano i veri valori dell’Agifar, che rappresentano la più grande eredità del grande Osvaldo Moltedo».
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